La Giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per fronteggiare la ‘morosità incolpevole’ dei nuclei familiari assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica dell’ATER.
“Il fenomeno – spiega l’assessore regionale alle Politiche della casa, Enrico Melaseccheche – ha assunto dal 2020, a causa del Covid e poi dell’incremento dei costi dei servizi e delle spese di riscaldamento, un carattere emergenziale a causa dell’accresciuto disagio economico e che ha reso indispensabile intervenire urgentemente, con molteplici obiettivi: sostenere le famiglie non in regola con i versamenti di oneri condominiali e canoni in quanto versano in reali condizioni di difficoltà economica; bloccare l’allargamento del fenomeno a soggetti disposti a pagare il dovuto ma indotti ad interrompere i pagamenti a causa di gestioni condominiali problematiche dovute a ragioni tecniche e/o finanziarie; preservare l’equilibrio del bilancio dell’ATER e del suo patrimonio, indispensabile per consentire di assolvere alla mission aziendale, quella di mettere a disposizione alloggi a canone sociale o concordato ad oltre 10.000 famiglie che non hanno la possibilità di accedere ai canoni di mercato”.
“Il fenomeno della morosità è da tempo all’attenzione di questo Assessorato, che già in passato – ricorda Melasecche – ha provveduto all’utilizzo di fondi regionali per venire incontro alle famiglie assegnatarie più bisognose. Abbiamo svolto una analisi approfondita della situazione, facendo una netta distinzione fra morosità incolpevole e colpevole, e l’abbiamo esaminata in numerosi confronti insieme ad ATER, Comuni di Perugia e Terni, ANCI e i sindacati degli inquilini”.
“I canoni per gli oneri condominiali, in particolare nei fabbricati in cui gli impianti tecnologici sono ancora di tipo centralizzato e in quelli con giardini di pertinenza, ascensori o altri servizi comuni che necessitano di interventi periodici di manutenzione, hanno subìto un’impennata per l’aumento dei costi dell’energia – evidenzia – tanto da divenire considerevolmente superiori rispetto al puro canone di locazione che, nonostante l’inflazione molto elevata ed i costi di gestione in forte crescita, è rimasto fermo da anni grazie all’azione calmieratrice delle Politiche della Casa. In alcuni casi gli oneri condominiali hanno superato persino il 300% dell’importo dell’affitto”.
“Se le famiglie assegnatarie non riescono a versare quanto di loro spettanza, ci sono pesanti ripercussioni sull’ATER – prosegue Melasecche – poiché, per evitare distacchi di utenze e servizi, l’Azienda territoriale di edilizia residenziale pubblica provvede ad anticipare le somme dovute ai fornitori, a volte anche con provvedimenti di urgenza, per poi procedere al recupero nei confronti dei nuclei familiari inadempienti, che si rivela spesso infruttuoso. Contribuisce a creare confusione tutta una serie di irregolarità, come quelle rilevate da mesi nel comune di Terni, a causa di convenzioni scadute da anni e mai rinnovate e con situazioni di forte incertezza nella gestione di aree di pertinenza pubblica, quali parcheggi, aree verdi, su cui è indispensabile che il Comune si adoperi per provvedere a quanto previsto dalla legge”.
“Una situazione emergenziale – dice l’assessore – assolutamente da fronteggiare. Abbiamo pertanto reperito le risorse finanziarie, raschiando il fondo del barile con estrema difficoltà, attingendo alle economie di fondi statali e regionali. Verranno assegnate all’ATER che emanerà un avviso per la concessione di contributi, fino a un massimo di 6mila euro, destinati al sostegno economico a favore di nuclei familiari, assegnatari di alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica, morosi incolpevoli nel pagamento degli oneri condominiali. Con successivo provvedimento, dopo la pubblicazione dell’avviso, all’ATER sarà liquidata una anticipazione pari al 50% dello stanziamento previsto, al fine di scongiurare possibili ed incipienti distacchi delle utenze dei servizi comuni”.
“La regolarità dei pagamenti deve essere però assolutamente ripristinata. È fondamentale – afferma l’assessore – che da oggi in poi ognuno contribuisca nei limiti delle proprie possibilità in base a regole concordate sia con i sindacati che con ATER in varie riunioni. Chi può pagare deve quindi provvedere mettendosi in regola, perché sarebbe del tutto scorretto che la Regione fosse obbligata ad innalzare il livello della fiscalità generale per far fronte a situazioni irregolari anche in ragione dei controlli effettuati dalla Corte dei Conti”.
“Gli amministratori dei condomini, sempre indicati dagli inquilini e non dall’ATER – continua – verranno però sollecitati ad esercitare le funzioni che loro competono onde evitare che si giunga a situazioni limite. I Comuni a loro volta verranno sensibilizzati nel fare in modo di collaborare al massimo nei controlli periodici per venire incontro alle famiglie in difficoltà con i propri assistenti sociali, soprattutto nei casi in cui le assegnazioni effettuate, di competenza dei Comuni, portino a creare concentrazioni di fragilità rendendo la coabitazione difficile agli altri condomini”.
“Con questo provvedimento ci prefiggiamo di imprimere una svolta che porti maggior equilibrio, l’azzeramento della morosità colpevole ed una forte riduzione di quella incolpevole. Entro giugno – conclude Melasecche – verrà fatto il punto di questa riforma per verificare i comportamenti di tutti gli attori e prendere, se del caso, ulteriori provvedimenti correttivi. Ringrazio della collaborazione tutti coloro che hanno contribuito ad affrontare questo problema molto delicato per portarlo ad una soluzione che ci si augura definitiva”.
Destinatari dell’Avviso che sarà emanato dall’ATER, a valere su 1,5 milioni di euro assegnati dalla Giunta regionale, sono i “nuclei familiari assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che: risultano o sono stati titolari di un contratto di locazione alla data di emanazione dell’Avviso; versano in una condizione di morosità “incolpevole” per oneri condominiali o oneri condominiali e canoni; hanno pagato regolarmente almeno sei mensilità del canone di locazione dopo la sottoscrizione del contratto; sono in possesso, nel periodo di riferimento, di un ISEE (2023 o 2024) del nucleo familiare in corso di validità fino a 24.000 euro.
Per ciascun nucleo familiare avente diritto il contributo massimo ammissibile è pari ad 6.000 euro ed è destinato a coprire: la morosità pregressa per oneri condominiali fino ad un massimo del 95%; la morosità pregressa per canoni di locazione, fino ad un massimo del 50%, qualora il contributo ammissibile per la morosità degli oneri condominiali risulti inferiore alla somma di 6.000 euro.
Il calcolo del contributo concedibile è effettuato sulla base della fascia ISEE di appartenenza del nucleo familiare beneficiario. La concessione del contributo ammissibile è subordinata alla sottoscrizione da parte del titolare del contratto di un piano di rateizzazione riguardante la parte residua minimale della morosità eccedente la somma ammessa a contributo.