Il governo Meloni, con un colpo di coda notturno, ha distrutto definitivamente la possibilità per la maggior parte dei cittadini di accedere a tutti i bonus edilizi. Un dramma doppio per la nostra regione considerando che tale provvedimento potrebbe riguardare anche le aree terremotate, qualora le parole del ministro Giorgetti venissero confermate.
Bloccando il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura, gli unici a poter ristrutturare la propria abitazione a spese dello Stato saranno i ricchi e coloro che possono recuperare dalle tasse i propri investimenti. Un provvedimento che ad oggi riguarderà anche le onlus che si erano impegnate in interventi di recupero strutturale per progetti dedicati a minori, anziani, persone con disabilità e fasce deboli.
Colpisce che tale mannaia si sia abbattuta su cittadini e imprese sulla base di dati puramente inventati, lasciando intravedere il collasso dei conti pubblici quando invece nei tre anni di massima produzione degli effetti del Superbonus, 2021-2023, il debito pubblico in rapporto al PIL è sceso di oltre 17 punti e il PIL è cresciuto del 12%.
Anche i dati sul record sull’occupazione che ama tanto sbandierare Giorgia Meloni derivano in gran parte dal Superbonus oltreché dalla spinta del Pnrr. In Umbria l’impatto del Superbonus sul settore edilizio è stato un fattore di crescita importantissimo. E’ notizia non secondaria che in questa fase, anche grazie all’interesse di alcuni fondi di investimento, è possibile recuperare con il Superbonus gli immobili con scheda AEDES dichiarati inagibili oltre a quelli dell’area del cratere. Possibilità che avrebbe intercettato interventi per centinaia di milioni di euro, consentendo di recuperare interi borghi. Una vera boccata di ossigeno per la filiera edilizia regionale.
Come M5S faremo tutto il possibile per difendere una misura il cui valore è stato riconosciuto anche da testate internazionali, non ultimo il Financial Times. Dispiace per tutti quegli imprenditori e cittadini che avevano creduto alla promessa fatta da Giorgia Meloni in campagna elettorale di difendere il Superbonus. Ci auguriamo solo che qualcuno non pensi di risolvere i problemi dei conti pubblici passando dallo sconto in fattura allo sconto senza fattura.