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A wide selective closeup shot of illuminated light bulbs hanging from a ceiling

Non è molto semplice fornire con estrema precisione il consumo di energia elettrica di una famiglia perché sono molti i fattori che incidono sulla spesa energetica fra cui il numero dei componenti, il tipo di contratto di fornitura stipulato, gli orari di permanenza in casa dei vari membri, la tipologia, la classe energetica e la frequenza di impiego degli elettrodomestici utilizzati ecc.

In linea di massima si ritiene che un nucleo familiare di 4 persone consumi dai 3.300 ai 3.600 kWh ogni anno. Fra gli elettrodomestici più energivori vi sono lo scaldabagno elettrico (ormai sempre meno comune), il frigorifero, la lavastoviglie, la lavatrice e il condizionatore d’aria.

Per quanto non sia possibile scendere sotto una determinata soglia di consumi, è possibile adottare alcune strategie che possono abbattere considerevolmente i costi relativi all’elettricità. Di seguito 4 utili suggerimenti.

Valutare con attenzione le varie offerte per la fornitura di elettricità

Da quando è stato introdotto il mercato libero, si ha la possibilità di scegliere fra le molte offerte elettricità proposte dai vari operatori del mercato luce. Da molti anni infatti non si è più in regime di monopolio e gli utenti possono scegliere – e cambiare quando vogliono – il fornitore che offre le migliori condizioni economiche. Per effettuare la migliore scelta si possono visitare i siti web ufficiali dei vari fornitori verificando con attenzione condizioni e prezzi proposti così da poter fare una scelta consapevole, non solo in base al prezzo, ma anche alla qualità del servizio offerto.

Fare attenzione alle fasce orarie

I costi del consumo di energia elettrica non sono uguali per tutta la giornata, ma si differenziano a seconda delle fasce orarie; attualmente ne sono previste tre F1, F2 ed F3; la prima è la fascia più costosa, quella delle ore di punta, in cui da parte degli utenti c’è generalmente maggiore richiesta; la F2 è invece una fascia intermedia, meno costosa della F1, ma più cara della fascia F3, quella delle ore notturne e dei festivi, la più economica.

È ovvio che con una gestione attenta delle fasce orarie si può avere un risparmio economico considerevole nel corso di un anno. Questo si concretizza nel rimandare, qualora sia possibile, le operazioni più energivore durante gli orari notturni, classicamente l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice, ma non solo.

Utilizzare lampadine a risparmio energetico

L’illuminazione interna ed esterna relativa a un’abitazione incide considerevolmente sui consumi di energia elettrica. Ricorrere a lampadine a risparmio energetico (o a basso consumo, che dir si voglia) sostituendo in toto lampadine meno efficienti energeticamente (per esempio quelle a incandescenza) permette di risparmiare molto in termini economici ed è anche una soluzione maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale. Attualmente le lampadine più efficienti sono quelle LED.

Optare per elettrodomestici ad alta efficienza energetica

Da qualche tempo si è provveduto a riorganizzare le etichette energetiche degli elettrodomestici allo scopo di rendere più semplice l’identificazione di quelli più efficienti. La nuova scala prevede etichette dalla A alla G, dove la A indica l’efficienza energetica massima, mentre la G identifica la classe meno efficiente.

Quello che è importante sapere è che fra un elettrodomestico in classe A e un elettrodomestico dello stesso tipo in classe G c’è una differenza enorme in termini di consumi e, nel caso di apparecchi in sé e per sé molto energivori, si può arrivare a risparmiare centinaia di kWh optando per uno appartenente alla classe A.

 

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