L’Amministrazione tuderte nel suo recente articolo su “iltamtam.it” elogia la scelta da essa partecipata con i Comuni di Collazzone, Fratta e Monte Castello sul tema di riorganizzazione scolastica.
Peccato si sia rifiutata di intervenire alle assemblee consiliari organizzate per discutere il tema con i cittadini, in particolare a Collazzone, sulla base del presupposto, evidentemente non proprio serrato, dell’inopportunità di prendere parte a decisioni “altrui” (leggasi: dell’inopportunità di dare l’evidenza plastica della propria responsabilità, conoscendo gli umori della gente!).
Non ci sfugge l’anacronistica altrui logica “campanilistica” dell’eloquente sgarbo a Marsciano e ad un Sindaco “amico”, considerato che tutto ruoterebbe attorno alla Cocchi Aosta, ma quelli che veramente ci lasciano perplessi sono i toni di chi -rigorosamente on line- già parla di “unioni” brandendo l’argomento delle aree interne e di termini contingentati per la verticalizzazione scolastica, evidentemente non avvedendosi dell’incongruenza di tali tesi con le ultime determinazioni regionali, che avvedutamente enfatizzano espressamente le prospettive della concertazione e della tutela degli interessi di tutti i territori: di Todi ma anche di Collazzone e Marsciano.
Di quanto detto dalla Giunta Ruggiano si condivide peraltro la prospettiva di fondo che il tema sia stato semplicemente rimandato, si crede per logica elettorale, e che dunque le prossime votazioni nei Comuni ed in Regione diverranno dirimenti al fine di rigettare concretamente ipotesi di riorganizzazione imposte alle cittadinanze di Collazzone e Marsciano.
Sulla verticalizzazione scolastica, dunque, ci attendiamo che le forze politiche ed i candidati territoriali, e non, si esprimano chiaramente nelle prossime campagne elettorali, consentendo alle cittadinanze di giudicare con un voto realmente consapevole.
La sottoscritta, da consigliere comunale di opposizione e quale storica esponente di centro-destra a Collazzone, sin da ora afferma il proprio NO a quanto deliberato in assenza di alcun presupposto di oggettività dalla uscente Giunta Iachettini, la quale tanto più dopo le scelte regionali e lo smascheramento della inconsistenza delle motivazioni spese, è chiamata a cessare l’abdicazione dalla cura degli interessi della propria comunità per il residuo scampolo temporale di propria legislatura!