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Il comunicato stampa pubblicato recentemente da Forza Italia sul futuro del nostro ospedale della MVT, ci coglie attoniti e sbigottiti. Le righe divulgate dai Forzisti locali, facenti seguito alla delibera della giunta regionale dello scorso 28 Dicembre e aventi come oggetto, la riorganizzazione della rete ospedaliera, ci stupiscono per i toni trionfalistici ed autocelebrativi. Una nota di carattere autoreferenziale e autoincensante (come del resto ci hanno abituato le dirette social del Sindaco), dalla quale si evince una sorta di esaltazione allo smantellamento della sanità pubblica che la giunta Tesei sta portando avanti.

Un ospedale che nasceva nel 2011 sotto la giunta Marini con l’intento di aggregare i servizi degli oramai obsoleti ospedali di Todi e Marsciano, in un’unica struttura ospedaliera all’avanguardia. Ospedale della MVT che comprendeva i servizi di: Pronto Soccorso, diagnostica per immagini, gastroenterologia, emodialisi, laboratorio analisi, degenza medica, chirurgica, riabilitazione ortopedica, RSA, week-surgery, sale operatorie, punto nascita, day hospital pediatrico, oncologico, ambulatori specialistici. Insomma, una struttura ospedaliera nella quale erano previsti 100 posti letto e che si adattava alle esigenze di un territorio di circa 55 mila persone.

Nella nuova concezione prevista dalla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, si avrà invece un depotenziamento della struttura che la declasserà di fatto da Ospedale di Base a Ospedale di comunità. Vengono utilizzati termini Hub e spoke, per distrarre e nascondere ai cittadini il ridimensionamento dell’ospedale della MVT, il quale diventerà una sorta di succursale di Perugia, dove non verranno più svolti ricoveri d’urgenza e ad alta intensità ma, soltanto quelli di bassa-media intensità programmati. Allo stesso modo, verranno persi alcuni servizi essenziali come: laboratorio analisi, pediatria, punto nascita, urologia, chirurgia plastica, gastroenterologia e oncologia. Nelle sale operatorie invece, verranno svolti al massimo gli interventi programmati dal DEA di riferimento (Ospedale di Perugia) e dalla sua equipes. Non dimentichiamoci poi, delle false promesse di Coletto che nel Giugno 2022, giurava la nascita di due posti di terapia intensiva dei quali ad oggi, non vi è traccia.

Ancora una volta, destra locale e primo cittadino svendono una comunità, svuotando la nostra città di un servizio essenziale come l’ospedale. Abbiamo dunque la conferma di una politica assoggettata a tornaconti personali e logiche di partito che nulla hanno a che vedere, con la difesa dell’interesse dei cittadini.

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