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Varcata la soglia del nuovo anno, avvicinandosi la giornata del 25 aprile 2024 nella quale cadrà il 42° anniversario del tragico rogo presso il Palazzo del Vignola di Todi nel quale perirono 35 persone e circa altrettante rimasero ferite, torno a rivolgermi al Sindaco di Todi e questa volta congiuntamente anche al Vescovo della locale Diocesi affinché – lo si spera – si ponga rimedio e definitivamente si chiuda l’imbarazzante e triste vicenda della mancata collocazione nell’aprile 2022, presso la facciata del Vignola, della targa recante i nomi delle 35 vittime.

Esattamente un anno fa, nel gennaio 2023, in un’altra lettera da me inviata agli stessi destinatari della presente missiva avevo ricostruito dettagliatamente fatti, nomi, date, parole e circostanze che avevano portato (dopo l’iniziale interesse del Comune di Todi che tramite l’assessore Ranchicchio si era mostrato intenzionato a celebrare il quarantennale con l’apposizione di una seconda targa che integrando il testo della lapide del 2008 avrebbe restituito una precisa identità a chi era perito all’epoca) a un NO a mio avviso vergognoso.

Una vergogna – non parlo del rogo ma del recente diniego – ricaduta sull’intera comunità tuderte, incapace a distanza di 40 anni di fare i conti con la tragedia di allora attraverso la sua serena accettazione. Una vergogna che ancora peserà in futuro, almeno fin quando non si avrà l’umiltà di riconoscere gli errori commessi nel 2022 e sanarli. Cosicché la ferita (parlo del lutto pubblico, collettivo, non di quello privato delle singole famiglie che forse mai potrà lenirsi) possa rimarginarsi davvero.

Non sto qui a richiamare tutti i passaggi intervenuti dal dicembre 2021, quando lo scrivente per primo propose al Comune di Todi la collocazione della targa con i nomi delle vittime. L’ho già fatto nella lettera inviata un anno fa, a cui il Sindaco di Todi il 5 gennaio 2023 ha risposto troppo frettolosamente (si vedano le sgrammaticature presenti, segno di una mancata rilettura), in un passaggio pure erroneamente (laddove si afferma che mai in precedenza, prima del 2022, la Chiesa locale abbia celebrato una cerimonia religiosa in memoria delle vittime) e soprattutto omettendo una replica in merito alla mia proposta alternativa di collocare un cartello con i nomi delle vittime non affisso in facciata ma sorretto da un palo conficcato a terra, sul suolo della via comunale.

Nemmeno trascrivo di nuovo nella loro interezza le motivazioni discutibili (messe nero su bianco in un messaggio a me inviato), con le quali nell’aprile 2022 l’amministratore del Seminario di Todi Don Francesco Valentini sostenne che il palazzo, se avesse ospitato la targa con i nomi, avrebbe corso il rischio di diventare un “monumento funerario” e pertanto la sua utilizzazione come “palazzo espositivo” sarebbe stata compromessa, con danno per la Città tutta (“non giova ai morti … né alla Città”).

Nell’aprile 2022 la targa con i nomi delle vittime non è stata collocata. Il rischio paventato da Don Francesco non è stato corso. Nonostante questo il Palazzo del Vignola, gestito dal Gruppo Anteo, è rimasto largamente sottoutilizzato, soprattutto nel corso del 2023. Se si accede alla pagina ufficiale del Palazzo su Facebook, l’ultimo post risale al 17 aprile 2022. Si tratta della condivisione di un video dedicato all’inaugurazione di una mostra di arte contemporanea organizzata dall’Associazione Todi per l’Arte. Tale video costituisce l’ultimo post pubblicato anche nella pagina Facebook di quest’ultima associazione culturale. Durante il 2023 il Vignola cosa ha ospitato? Qualche concerto e masterclass per il Todifestival, qualche altra mostra di arte contemporanea, il veglione di fine anno. Tutte iniziative che hanno avuto altre forme di promozione (non così eclatanti) e che avranno contribuito senz’altro a tenere vivo (e aperto) il Palazzo del Vignola, senza però aver cambiato le sorti della sede espositiva e quelle della Città.

Soprattutto, si tratta di iniziative che avrebbero potuto tenersi anche nel caso in cui, nell’aprile 2022, il Seminario di Todi avesse consentito al Comune di Todi di collocare la targa con i nomi delle vittime.

Insomma, il Palazzo del Vignola continua a “vivacchiare” a prescindere dai fatti luttuosi di oltre 40 anni fa. La differenza non la fanno le lapidi o le targhe sulla sua facciata quanto piuttosto le gestioni e la qualità delle proposte culturali e imprenditoriali.

Nessun fantasma si aggira per i corridoi e le stanze dell’edificio: continuare a ostacolare la collocazione della targa con i nomi delle vittime significa invece crederlo.

All’indomani dei fatti dell’aprile 2022, ho avuto l’onere di dover comunicare ai familiari di due delle vittime (ad una madre che aveva perso la propria figlia e ai fratelli di un altro giovane – non umbro – perito nel rogo) come la Diocesi di Todi-Orvieto e il Comune di Todi, attraverso l’operato dei propri rappresentanti, avessero negato il diritto alla memoria dei propri cari. Nonostante non fossi io il responsabile, in quei momenti ho provato vergogna quale uomo e quale todino. Mi chiedo, Sua Eccellenza Sigismondi e Dottor Avvocato Ruggiano, come riusciate a non provarla anche Voi. Forse perché con queste persone non avete parlato, non le avete ascoltate, non avete incrociato con i loro i Vostri sguardi.

Recentemente, l’8 novembre 2023, in occasione della commemorazione di Decio Lucio Grandoni tenutasi presso il Liceo “Jacopone da Todi”, Vi siete incontrati e insieme avete partecipato alla cerimonia di intitolazione di uno spazio pubblico, ubicato presso il Carcere di San Cassiano all’ingresso del Parco della Rocca, alla memoria del defunto vescovo.

Appena poche settimane fa, il 16 dicembre 2023, eravate l’uno accanto all’altro nel momento del taglio del nastro che ha sancito la riapertura del ponte Bailey collegante Ponterio e Pian di San Martino.

C’è dunque un’intesa perfetta, un dialogo costante, una collaborazione costruttiva fra le due massime autorità civili ed ecclesiastiche di Todi. Questo è un fatto positivo.

Il mio augurio dunque è che, ricevuta questa lettera, uno dei due chiami l’altro al telefono e insieme possiate riflettere sul da farsi, su ciò che è nelle Vostre possibilità (sicuramente, molto), cosicché la comunità di Todi possa rivederVi in pubblico il prossimo 25 aprile 2024 al cospetto del Palazzo del Vignola e insieme, uniti nella concordia, possiate scoprire la targa (nella forma, dimensioni e materiale da Voi preferiti) recante i nomi delle vittime del rogo, doveroso tributo alla loro memoria.

Trovandoci agli inizi del 2024, del resto si è certamente in tempo per acquisire anche il nulla osta della Soprintendenza dell’Umbria alla collocazione della targa sulla facciata del Vignola, edificio storico e dunque tutelato, così da superare l’altra obiezione espressa nell’aprile 2022 dall’Amministratore del Seminario.

Si allega copia della risposta del Sindaco Ruggiano (datata 5 gennaio 2023) alla mia precedente missiva di un anno fa. Si allega anche copia della lettera da me inviata nel luglio 2023 al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Si allega anche foto ritraente la targa con i nomi delle vittime, la cui collocazione sulla facciata del Vignola è stata negata nell’aprile 2022.  

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