Contro la realizzazione del termovalorizzatore previsto dalla Regione Umbria nel nuovo piano regionale della gestione dei rifiuti, nasce un altro comitato che intende opporsi ad una sua possibile collocazione nel territorio della Media Valle del Tevere.
In un comunicato stampa, viene annunciata la sua nascita:
“Nasce il Comitato Media Valle del Tevere NON BRUCIAMO IL FUTURO, contro la decisione di realizzare un inceneritore nella nostra Regione e la possibilità che venga addirittura collocato nella nostra città. Questo Comitato nasce con l’obiettivo di dare vita ad iniziative e manifestazioni per sensibilizzare i cittadini tuderti e umbri sui rischi legati alla scelta di costruire un nuovo inceneritore in Umbria e soprattutto nella media Valle del Tevere, scelta che riteniamo inadatta alla chiusura del ciclo dei rifiuti per la quale occorre invece trovare soluzioni che tutelino l’ambiente e la salute dei cittadini.
Abbiamo sentito l’esigenza di costituire un comitato perché riteniamo fondamentale la collaborazione tra i cittadini e con tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno lo stesso nostro obiettivo, senza valutazioni e distinzioni di carattere politico e/o partitico. Ci sentiamo liberi e in dovere di partecipare a tutte le iniziative e le manifestazioni che verranno organizzate da chiunque condivida le ragioni di questa battaglia, siano esse organizzate da partiti, movimenti o associazioni di qualsiasi estrazione e orientamento, purché ci si dia la possibilità di esprimere la nostra opinione e le nostre ragioni.
Sosterremo con impegno chi sta lavorando per fermare la realizzazione di questo impianto e con la stessa fermezza vogliamo prendere le distanze da chi non manifesta la sua volontà o addirittura condivide questa scelta scellerata. La nostra posizione non ha ragioni politiche o ideologiche, ma guarda soltanto al merito del problema. È una posizione chiara, libera e lineare che vuole evitare, come accaduto in tante esperienze, che i comitati servano a “gestire il dissenso” e non a risolvere i problemi.
Siamo quindi pronti a partecipare e a dare il nostro contributo a qualunque iniziativa che si ponga l’obiettivo di fermare il folle progetto di costruire un inceneritore alle porte della nostra città, nella consapevolezza che più saranno le occasioni di confronto, maggiore sarà il coinvolgimento e la partecipazione e più forte sarà la nostra capacità di impedire che il futuro della nostra Todi e del nostro territorio vada in fumo”.