Il Presepe Vivente Medievale di Bevagna, che andrà in scena il 29 e 30 dicembre 2023, rende onore all’ottavo centenario dalla prima rappresentazione al mondo del presepe. Nel 1223, infatti, San Francesco d’Assisi creava il primo presepe vivente nel paese di Greccio, in un territorio che gli ricordava la Palestina; l’intenzione del Santo era quella di suscitare devozione e fede intorno all’evento che ha cambiato radicalmente la storia dell’umanità, ovvero la nascita di Gesù. A distanza di così tanto tempo, nella nostra era contemporanea, così composita e convulsa, la narrazione di Bevagna, già fortemente impregnata di tradizione medievale con la rievocazione storica Il Mercato delle Gaite, ci richiama ad una tradizione antica e pur sempre attuale.
Il Presepe si articolerà in una serie di “tableaux vivants”, che ripercorreranno le tappe fondamentali della vicenda umana e religiosa del Santo e che saranno ispirati alle scene di Giotto che nella Basilica Superiore di Assisi dipinse le celebri Storie di San Francesco.
Protagonisti di questi quadri saranno gli attori e i cantanti della compagnia teatrale Agape che ricorda anche un altro importante anniversario, il centenario della nascita del regista Franco Zeffirelli, che non ha mai mancato di ricordare la sua personale affezione alla terra umbra.
Anche a Bevagna infatti furono girate alcune scene del film storico, icona del cinema internazionale “Fratello Sole, Sorella Luna” (1972).
Bevagna celebra questo anniversario in una maniera davvero straordinaria: i visitatori del Presepe Vivente Medievale avranno l’opportunità di ammirare attori che indosseranno gli abiti originali del film in questione, pezzi unici, frutto del genio creativo del due volte premio Oscar Danilo Donati e oggi di proprietà della Gelsi Costumi D’Arte.
Daniele Gelsi, sarto e costumista umbro, è stato, infatti, allievo della scuola Casa d’Arte Cerratelli di Firenze dove furono prodotti tutti i costumi del film; quella della Casa d’Arte era un contesto artigianale e culturale al tempo stesso, unico nel suo genere, dove il maestro Franco Zeffirelli trovò l’ambiente ideale per far fiorire il suo capolavoro Fratello Sole, Sorella Luna. Dopo più di 50 anni, dunque, questi costumi riemergono dalla casse per onorare il genio del maestro e per impreziosire l’allestimento del Presepe Vivente.