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Circa 250 le persone presenti all’incontro, oltre ai sindaci di Fratta Todina e San Venanzo e del presidente di Legambiente Umbria
assemblea termovalorizzatore1

Nella serata di ieri si è tenuta l’annunciata assemblea pubblica “No inceneritore” organizzata dai gruppi consiliari di Todi Civica, PD, Civici X, Sinistra per Todi e Todi per Ruspolini, presso l’hotel Europalace di Pian di Porto di Todi. La scelta della location non è stata casuale, visto che secondo gli organizzatori della riunione, una delle possibili collocazioni del termovalorizzatore umbro, sarebbe proprio quella della zona industriale di Pian di Porto.

Sono stati circa 250 i partecipanti (secondo i numeri indicati dai promotori) all’assemblea che ha visto la presenza oltre che di molti cittadini, anche del sindaco di Fratta Todina Gianluca Coata, del sindaco di San Venanzo Marsilio Marinelli, del presidente di Legambiente Umbria Maurizio Zara, dell’esperto ingegnere Adriano Rossi e del dott Ugo Corrieri dell’Isde (Associazione Medici per l’Ambiente), che hanno portato ciascuno il proprio contributo allo svolgimento del dibattito.

I consiglieri comunali Andrea Caprini, Fabio Catterini, Umberto Magni, Floriano Pizzichini, Claudio Serafini, Filippo Sordini hanno aperto l’assemblea, spiegando le motivazioni dell’iniziativa e di quanto già detto nel Consiglio Comunale del giorno prima con all’ordine del giorno, proprio la questione del termovalorizzatore. Anche gli interventi successivi hanno evidenziato gli aspetti negativi della realizzazione dell’impianto, che potrebbe produrre effetti anche sulla raccolta differenziata che potrebbe venire penalizzata, per alimentare un uso economicamente sostenibile del termovalorizzatore. Se dovesse poi essere fondata la tesi della collocazione nel comune di Todi, sono stati portati all’attenzione dell’assemblea gli effetti negativi che questo comporterebbe sul territorio in termini ambientali, turistici ed economici.

Gli organizzatori hanno annunciato che questo è stato solo un primo incontro, a cui ne seguiranno altri, cercando di coinvolgere anche il resto del territorio della Media Valle del Tevere.
Prosegue nel frattempo la raccolta firme da parte del comitato “Todi Aria Pulita” per opporsi al termovalorizzatore a Todi.

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