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In un partecipato incontro sono state raccolte 250 firme per chiedere alla Regione di non approvare il dimensionamento scolastico nei comuni della Media Valle del Tevere 
assemblea scuola marsciano

Il riassetto scolastico adesso al vaglio della Regione e scaturito dalle proposte dei Comuni della Media Valle del Tevere, non piace alle famiglie del comprensorio. I rappresentanti dei genitori di Marsciano, hanno quindi organizzato un’assemblea pubblica ieri sera alla Sala Capitini di Marsciano, alla quale sono state presenti oltre 300 persone e sono state raccolte 250 firme, con le quali si vuole chiedere alla Regione di “fermare il dimensionamento scolastico e lo smembramento delle scuole della Media Valle dei Tevere”.

All’assemblea pubblica organizzata dai genitori dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole del territorio sono intervenuti, oltre ai presidenti del consiglio del primo e secondo circolo didattico di Marsciano Emanuele Chiucchiù e Francesco Zepparelli, il commissario straordinario dell’istituto omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta di Marsciano Angelo Radicioni, i sindaci di Marsciano Francesca Mele, di Collazzone Anna Iachettini, di Fratta Todina Gianluca Coata, di Monte Castello Vibio Daniela Brugnossi, ma anche i dirigenti scolastici del primo e secondo circolo didattico di Marsciano, Elvira Bladini e Mario Mattioli, e quello del Salvatorelli-Moneta, Mariangela Severi.

Ma soprattutto sono intervenuti molti genitori, insegnanti, personale amministrativo e collaboratori scolastici delle scuole del territorio per chiedere sostanzialmente di essere informati sulla reale situazione delle scuole della Media Valle del Tevere. “Nell’ultimo periodo – si legge in una lettera dei rappresentanti dei genitori di Marsciano – sono stati proposti dei cambiamenti sostanziali nell’organizzazione scolastica di questo territorio. Cambiamenti che rischiano di avere effetti devastanti per il futuro dei bambini e dei ragazzi di tutta la zona, con uno sbilanciamento nell’offerta formativa dei vari comuni”.

“E il tutto – proseguono – è stato fatto senza coinvolgere minimamente le famiglie, gli insegnanti e il personale della scuola. Ma neanche le dirigenze scolastiche e i consigli comunali. Dagli interventi è emerso il disagio di una comunità che non è stata tenuta in considerazione e completamente bypassata. In molti hanno sottolineato come scelte del genere, che rischiano di avere ricadute sul territorio per decenni, devono necessariamente passare per un processo di partecipazione che finora è stato totalmente negato”.

Per questo ieri sera è partita una raccolta firme per chiedere alla Regione di sospendere la decisione sul dimensionamento scolastico e di consentire un confronto con le comunità per trovare una soluzione che non danneggi un comune rispetto ad un altro. Solo discutendo e lavorando insieme, è stato detto da più parti, si può migliorare la situazione scolastica della Media Valle del Tevere, senza rischiare di danneggiare qualcuno a favore di altri. 

E la raccolta firme, che solo ieri ha raggiunto le 250 adesioni, proseguirà in tutti i plessi scolastici, con l’obiettivo di informare e coinvolgere più cittadini possibili. Inoltre sono stati chiesti consigli comunali aperti e atti che prendano in considerazione la grande voglia di partecipazione emersa dall’assemblea pubblica di ieri sera. Ma soprattutto è stato chiesto che la Giunta regionale, prima di prendere qualsiasi decisione sul dimensionamento scolastico della Media Valle del Tevere, ascolti i genitori, gli insegnanti e il personale della scuola. “Quello che assolutamente va evitato – conclude la nota – è prendere una decisione frettolosa sopra alla testa dei cittadini che rischiano di subirla in maniera passiva”.

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