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Ieri, in occasione della giornata internazionale dell’alfabetizzazione, la consigliera regionale Donatella Porzi spiega come pari opportunità non sono ancora garantite
donatella porzi

Un tasso di dispersione scolastica salito al 12 per cento e oltre il 19 per cento di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non si formano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Ieri, in occasione della Giornata internazionale dell’alfabetizzazione (ILD), istituita nel 1966 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.  A ricordare questi dati che riguardano l’Umbria e che dimostrano come l’istruzione sia un diritto che purtroppo non è ancora garantito a tutti, è stata la consigliera regionale Donatella Porzi (Gruppo misto).

“Non si tratta di un problema che riguarda soltanto le aree geografiche cosiddette povere del mondo – spiega Porzi – dove, peraltro, stando ai dati dell’Institute for Statistics (Istituto di statistica) dell’UNESCO, esisterebbe una vera e propria ‘questione femminile‘, con circa i due terzi della popolazione analfabeta di queste zone che sarebbe composta da donne, ma anche tante realtà a noi vicine, dove l’aumento della povertà e delle disuguaglianze mette a rischio i percorsi educativi”.

“Dovremmo celebrarlo ogni giorno l’alfabeto – commenta Porzi – perché leggere e scrivere, facoltà che diamo quasi per scontate, ma non lo sono, insieme all’utilizzo delle tecnologie digitali, sono oggi le basi per poter svolgere un ruolo attivo e per contribuire allo sviluppo economico e alla costruzione di una società equa e sostenibile. Da qui la necessità di consentire l’alfabetizzazione nella prospettiva dell’apprendimento permanente, affinché nessuno venga lasciato indietro”.

“Ce lo chiede anche l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile – conclude – che con l’Obiettivo 4 indica di ‘Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti’”.

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