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Tanti documentari all'Human Rights International Film Festival di Baschi ma anche dibattiti su tematiche spesso scomode: riconoscimento a Donde los niños no sueñan di Stefano Sbrulli, Pushing Dhaka e Il richiamo del vuoto
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Domenica 16 luglio la proclamazione dei film vincitori dell’ultima edizione dello Human Rights International Film Festival che si è tenuto a Baschi.
Sono stati annunciati dal direttore Francesco Cordio nella cornice della piazza del Municipio della cittadina dell’orvietano che in questi tre giorni di festival ha fatto viaggiare gli spettatori nel tempo e nello spazio, intorno al tema dei diritti.

Il Premio del pubblico è andato a Pushing Dhaka girato in Bangladesh dall’autrice tedesca Sophia Käfer per raccontare il lavoro della ONG Bangladesh Street Kids Aid che si occupa attraverso lo sport e lo skate in particolare di aiutare i ragazzi  per l’espressione di sé, rafforzare la loro fiducia e li autorizzi a lottare per i propri diritti  in un paese in cui il lavoro minorile, i matrimoni precoci e la prostituzione minorile sono prevalenti.

Menzione speciale per Il richiamo del vuoto di Eleonora Trebastoni, che ha ritirato il premio di persona essendo giunta insieme ad altri autori da tutto il mondo alle giornate del festival.
Il premio di miglior film invece a Donde los niños no sueñan di Stefano Sbrulli, presente anche lui a Baschi, ha ritirato il premio in piazza ringraziando il festival per l’accoglienza ed emozionato per il riconoscimento.
Inoltre è stata assegnato il premio miglior film per ragazzi realizzato da studenti alla classe III E della scuola media Paolo Stefanelli di Roma per il film Malala.

Il festival ancora una volta ha toccato i temi più vari interessando pubblici diversi per provenienza ed età. Si è parlato del valore dei piccoli centri delle aree interne con Filippo Tantillo e dei pregiudizi legati alla disabilità con Valentina Bassano e Desi Ricci insieme alla dott.ssa e Cavaliere della Repubblica Ilaria Bidini.

Emozionante l’incontro con la Comunità di Sant’Egidio che con i suoi rappresentati ha illustrato il frutto del progetto dei Corridoi Umanitari e ha festeggiato la famiglia di 4 siriani accolti a Civitella del Lago.
Si è discusso, con la collaborazione di Articolo 21, riguardo la libertà d’espressione e informazione in una serie di incontri che hanno avuto al centro figure, come il giornalista incarcerato Julian Assange o l’attivista Peppino Impastato ucciso da Cosa Nostra, e la strage di Ustica.

Da sottolineare la visione di Plastica Connection, un docufilm delle giornaliste di Presa Diretta (presente a Baschi una nutrita squadradi giornaliste e rautrici del programma di Rai Tre), che ha messo in luce cosa si nasconde

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