Prosegue fino al 25 aprile a Montecastrilli Agricollina, la mostra-mercato macchine agricole collinari, zootecnia e animali da cortile divenuta un punto di riferimento del comparto primario nel centro Italia: oltre 200 quest’anno gli espositori presenti nell’area fieristica.
La 55esima edizione è stata inaugurata domenica alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del Prefetto della Provincia di Terni Giovani Bruno, l’europarlamentare Francesca Peppucci e di una folta rappresentanza dei Sindaci del comprensorio, di recente riconosciuto dal Ministero come nuova Area Interna con capofila Todi.
Ad aprire la manifestazione una tavola rotonda, organizzata da Coldiretti, sulla zootecnica regionale, un settore chiave del made in Umbria agroalimentare che vale da solo circa il 40% della Produzione Lorda Vendibile agricola, con oltre 10.000 aziende impegnate nell’allevamento di animali e circa 300 milioni di fatturato.
Proprio quello zootecnico però è tra i settori più penalizzati dall’attuale congiuntura, con l’aumento dei costi di gestione, la diminuzione dei prezzi riconosciuti alle aziende e il calo dei consumi. L’emergenza economica mette così a rischio la stabilità della rete zootecnica, che è importante non solo per l’economia e l’occupazione ma ha una rilevanza sociale e ambientale.
Le difficoltà riguardano tutta la zootecnia inclusi gli allevamenti di chianina, dove si registra comunque il superamento in termini di produzione dell’Umbria sulla Toscana, passata al secondo posto dietro appunto il “cuore verde”.
Il dibattito è stato aperto dai saluti istituzionali del Sindaco di Montecastrilli Riccardo Aquilini e di Paolo Lanzi, presidente Coldiretti Terni, con gli interventi di Stefano Pignani, Direttore Anabic, di Mariano Pauselli, professore associato Dipartimento DSA3 Università degli Studi di Perugia, Luca Palazzoni, Ricercatore Università degli Studi di Perugia, Gianluca Giovagnini, Responsabile Area Economica Coldiretti Umbria, Andrea Masci, Presidente Cooperativa Produttori Carne San Nicolò Società Cooperativa Agricola. Conclusioni affidate alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e al presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti.
E’ emerso come quella zootecnica sia una filiera strategica per l’Umbria, che va sostenuta, anche attraverso la nuova Pac e il nuovo CSR, per supportare un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado ambientale , anche in aree difficili. Una filiera, è stato detto, che è purtroppo oggetto anche di campagne denigratorie circa il suo presunto “impatto ambientale” e insidiata da quel cibo sintetico che ne minaccia la sua stessa esistenza.
Nelle sue conclusioni, la Governatrice ha raccolto il senso degli interventi che l’hanno precedduta e spiegato di come l’Umbria debba fare sempre più sistema in modo complessivo, dall’agricoltura al turismo, facendosi carico dunque dell’istituzione di una nuova filiera, dopo quella dell’olio, del tartufo, della nocciola e del luppolo, ma chiedendo anche di iniziare a progettare e a lavorare per una “filiera delle filiere”, ovvero in modo sistemico e trasversale tra i diversi settori e comparti dell’economia regionale.