Puntuale come ogni anno è stata pubblicata l’indagine Eduscopio della Fondazione Agnelli con la quale viene fotografato il “livello di efficacia” delle scuole superiori italiane sulla base di due indicatori: da una parte il rendimento universitario dei rispettivi diplomati, dall’altra l’indice di occupazione, ovvero la percentuale degli occupati per almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento del diploma. Questo in estrema sintesi.
I dati, pubblicati online, permettono di selezionare i migliori istituti nell’arco di 10, 20 e 30 chilometri dalla città in cui si vive, una funzione legata alla volontà di fornire un servizio di orientamento anche alle famiglie alle prese con le iscrizioni dei propri figli al primo anno delle superiori. Altrettanto interessante è però il dato su base regionale, che restituisce una speciale classifica delle scuole “con una marcia in più per l’Università e il mondo del lavoro”.
Il Liceo Linguistico Jacopone, a Todi, conquista la vetta nel proprio indirizzo con un punteggio di 68,76 che gli permette di mettersi alle spalle il Pieralli di Perugia e il Donatelli di Terni e tutte le altre città dell’Umbria. Molto bene anche il Classico Jacopone, sempre di Todi, che conquista la terza piazza dietro di poco al Mariotti di Perugia e al Plinio il Giovane di Città di Castello.
Riguardo al Liceo Scientifico, il primo istituto del comprensorio della media valle del Tevere è il Salvatorelli-Moneta di Marsciano (74,91), che sopravanza lo Jacopone da Todi di Todi (74,35), rispettivamente all’ottavo e decimo posto della graduatoria regionale, guidata dal Principe di Napoli di Assisi (80,96%). Risultati meno brillanti per il Liceo delle Scienze Umane, dove a primeggiare sono Spoleto, Orvieto e Gubbio
Venendo agli istituti ad indirizzo tecnico-economico guidano la classifica il Polo-Bonghi di Assisi (59,36), il Franchetti-Salviani di Città di Castello (59,13) e l’Istituto Amelia-Narni (57,6), mentre nell’indirizzo tecnico-tecnologico primeggiano il Gandhi di Narni (61,73), il Franchetti Salviani di Città di Castello (56,63) e il Bruno di Perugia (56,56), con il Ciuffelli-Einaudi di Todi al quarto posto (54,89).
Passando invece alla classifica in base all’indice di occupazione dopo il diploma le migliori performance sono, per gli indirizzi tecnico-economici, il Maitani di Orvieto (78,78), il Franchetti-Salviani di Città di Castello (75) e il Cassata-Gattapone di Gubbio (55,75), con l’Einaudi più indietro a quota 49,05).
Per il tecnico-tecnologico, invece, primeggiano il Rosselli-Rasetti di Castiglione del Lago (68,24), ancora il Franchetti-Salviani di Città di Castello (64,08) e il Da Vinci di Umbertide (61,23); sette posizioni dopo il Salvatorelli-Moneta di Marsciano (56,51) sopravanza di tre posizioni il Ciuffelli-Einaudi di Todi (51,67).
Nei Servizi Professionali si distinguono il Marchino di Fabro (72,72), il Patrizi-Is di Città di Castello (67,64) e il Salvatorelli-Moneta di Marsciano (65,21). Nel comparto Ipsia Industria e Artigianato la classifica vede in testa l’Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria (80) seguito a ruota dall’Ipsia tuderte (79,41) e dall’Is di Orvieto (71,42).