In piazza per difendere e rilanciare la sanità pubblica in Umbria. Cgil e Uil regionali hanno organizzato ieri, sabato 22 ottobre a Perugia, una manifestazione “per chiedere assunzioni stabili subito, per abbattere le liste d’attesa, per rafforzare la salute sul territorio e dire basta alle barelle nei corridoi”.
Alla manifestazione hanno aderito i sindacati del settore sanitario (Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Nursind), con raduno in piazza IV Novembre. Un corteo è partito da piazza Partigiani per raggiungere corso Vannucci e poi confluire nella piazza dove si è tenuto il comizio aperto dai segretari generali regionali di Cgil (Vincenzo Sgalla) e Uil (Maurizio Molinari).
Medici, infermieri, lavoratori, studenti e pensionati, sono saliti sul palco di piazza IV Novembre per difendere e rilanciare la sanità pubblica in Umbria, per “chiedere assunzioni stabili subito, per abbattere le liste di attesa, per rafforzare la salute sul territorio e dire basta alle barelle nei corridoi”.
Sono seguiti numerosi interventi di lavoratrici e lavoratori della sanità, studenti, pensionati, operai, per manifestare la volontà dell’intera cittadinanza di fermare quello che le organizzazioni sindacali definiscono un “vero e proprio smantellamento di un sistema sanitario che è stato e può ancora essere un esempio di eccellenza in Italia e nel mondo”.
Alla manifestazione sono intervenute anche le segreterie nazionali di Cgil e Uil, con gli interventi di Daniela Barbaresi (segretaria confederale Cgil) e Domenico Proietti (segretario nazionale Uil).
“Vogliamo vedere concretizzato il diritto alla salute – ha detto Barbaresi – in Umbria così come in tutte le regioni italiane. Lo garantiremo e lo difenderemo, ma va anche sostenuto con le giuste risorse e i giusti contratti”.
“Come imputata – ha detto Proietti – c’è una Regione Umbria che non affronta questa fase con un confronto con le parti sociali. Siamo qua per riaffermare le ragioni del servizio sanitario pubblico nazionale, dicendo che 37 miliardi di euro di tagli sono una cosa inaudita”.