Un pezzo di storia della frazione di Viepri di Massa Martana, tornerà a vivere giovedì 25 agosto, alle ore 19.00, quando verrà riaperto l’antico forno della comunanza Agraria di Viepri che è stato per lunghi periodi a disposizione delle famiglie del luogo, che lo utilizzavano per la cottura dei cibi, come il pane, la “schiacciata”, le pizze di Pasqua, arrosti ed altre cucine tradizionali che in parte si sono perse con le nuove generazioni.
In occasione della Festa del Patrono di Viepri “San Giovanni Battista” i tre enti del paese (Circolo ANSPI Viepri, Comunanza Agraria Viepri, Proloco Viepri) nell’organizzare alcuni eventi per animare il paese, hanno deciso di organizzare la riaccensione del forno per cucinare il pane, il bocconcello e le classiche focacce e con l’occasione verrà organizzato un aperitivo per le vie del paese a base di questi cibi, accompagnati con un buon vino locale.
Il forno della Comunanza Agraria ha avuto anche una vicenda legale travagliata. Gli atti di allora riportano che intorno al 1911, sopra all’attuale forno vi era un locale occupato abusivamente da un certo Moretti Martino e che per riprendere il possesso del piccolo fabbricato e sancire la proprietà in capo alla Comunanza agraria, è dovuto intervenire il Commissario Prefettizio che nel 1932 delibera definitivamente la restituzione del forno alla comunanza Agraria.
Da quella data in poi, il forno è tornato a disposizione della popolazione ed è stato indispensabile per cuocere il pane ma anche altre pietanze, utilizzato a turno dagli abitanti, rappresentando anche un luogo con una importante funzione sociale di aggregazione e socializzazione. Negli ultimi tempi il suo utilizzo si è ridimensionato molto, venendo utilizzato solo per la pizze pasquali, fino alla pandemia che ha interrotto anche questa tradizione. Molti sono i ricordi delle persone del paese, delle accensioni del forno e dei profumi che inondavano il paese.
L’accensione di un forno in muratura di questo tipo, richiede maestria ed esperienza. Il presidente della Pro Loco di Viepri Giuliano Bececchi spiega l’arte di riscaldare il forno: “Innanzitutto è necessaria della legna idonea, le cosiddette “fascine” delle dimensioni giuste per entrare intere nel forno, preferibilmente di legno di quercia giustamente assortite nella pezzatura, piccole fronde in grado di accendersi subito, ma anche pezzi più grandi in grado di mantenere il fuoco a lungo. Il fuoco deve essere mosso all’interno del forno con una canna, spesso di ferro, affinché tutte le zone dello stesso siano riscaldate. Bisogna attendere che il forno “si sbianchi” cioè che il tetto, la volta e le pareti del forno, inizialmente nere di fuliggine, diventino bianche. Una volta sbiancato in maniera uniforme in tutte le zone, si prende una canna con in cima un ciuffo di rami verdi e fogliosi e si usa come una scopa per pulire il fondo e per ammucchiare la cenere ed i carboni su di un lato del forno. Poi bisogna attendere che il forno “ricaschi” cioè che la temperatura si abbassi fino al punto in cui si può infornare senza che i cibi si brucino. Questo momento viene individuato in diverse maniere, lanciando della farina sulla fondo del forno: se essa si colora di marrone senza bruciare quello è il momento di infornare, oppure con un foglio di carta paglia che viene inserito nel forno se questo si colora leggermente senza bruciare quello è il momento adatto”.
Speriamo che questa riaccensione del forno, porti le famiglie di Viepri a riutilizzarlo in maniera più continua, riportando per le vie del paese i profumi e i ricordi delle antiche tradizioni.