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Nella nuova Guida di Repubblica c'è anche l'Umbria, toccata dall'A1: dai caselli partono i percorsi alla scoperta della regione che ha come testimonial Marco Bocci con i suoi ricordi di infanzia e il sogno di una autostrada vicino a Marsciano
guida autostrade repubblica

C’è anche l’Umbria nella Guida Autostrade Gourmet, ultima nata nella collana di Repubblica diretta da Giuseppe Cerasa e realizzata in collaborazione con Ania, Autostrade per l’Italia, Aiscat e Telepass per orientare italiani e stranieri alla scoperta di quanto di bello e di buono si trova a pochi chilometri dai caselli autostradali.
Tre le uscite autostradali all’interno dell’Umbria, tutte sulla A1, con un’appendice anche per l’accesso autostradale a nord della regione, quello legato alla Perugia-Bettolle. Partendo da Fabro, città rinomata per il tartufo, si scende ad Orvieto, la città del Duomo, e poi ad Attigliano. Da questi “punti fermi” parte una ricognizione tutto intorno nell’arco di una cinquantina di chilometri, con la segnalazione di quanto merita di essere visitato e magari gustato. Voce famosa a rappresentare la regione e il tema del viaggio è Marco Bocci, attore che racconta in Guida i suoi ricordi di infanzia e il sogno di una autostrada vicino alla sua Marsciano.

Ad aprile il volume, che sarà in edicola dall’8 agosto e che si caratterizza per l’illustrazione della copertina opera dell’artista Piero Pizzi Cannella, le introduzioni di Massimo Bottura, Pino Cuttaia, Salvatore Tasse e della famiglia Cerea. Ai loro ricordi di viaggio si aggiungono quelli di illustri personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’arte che dispensano consigli sulla propria terra d’origine o sulle regioni alle quali sono legati. Si spazia da Diego Abatantuono a Silvio Orlando, da Francesco Guccini a Roberto Mancini, passando per  Carlo Conti, Antonio Giovinazzi, Antonella Ruggiero, Ernesto Iaccarino, Bruno Pizzul, Francesco Moser, Cristina Cassar Scalia, Albertina e Gaetano Marzotto, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Mimmo Colapresti e Aurelio Picca.

La Guida, seguendo i tracciati della rete autostradale italiana, prende forma tra quanto di più bello lo Stivale abbia da offrire. Arrivo e partenza sono una certezza. Ma sono una garanzia – a ogni latitudine – anche le infinite suggestioni che accompagneranno l’automobilista lungo la tratta, con consigli di viaggio che si incontrano sfogliando le pagine della Guida, tratto per tratto, uscita per uscita. A partire dalle città d’arte, da Roma a Venezia, da Milano a Firenze, da Torino a Napoli, tutte servite da una fitta rete di autostrade che conducono alle loro porte e poi ne agevolano la scoperta. La lunghissima Autostrada del Mediterraneo inizia all’ombra del castello Arechi di Salerno, attraversa il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, lambisce la Basilicata, attraversa la multiforme Calabria. E che dire della A14, che dopo aver solcato l’Emilia quasi si specchia nell’Adriatico e permette di apprezzarne ogni chilometro, passando dal Conero all’Abruzzo, dal Molise al Salento. E ancora la A12, che da Genova conduce verso la Capitale muovendo lungo la Toscana, o la A22, la famosa autostrada del Brennero che collega la Pianura Padana con l’Austria e la Germania. Pochi ma significativi esempi che certificano la possibilità di trasformare il viaggio in una grande occasione, quella di entrare in contatto con l’essenza del nostro Paese e le sue sorprendenti sfaccettature.

Il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, nella propria introduzione annuncia il significato del volume: “Uscire dall’autostrada per andare a caccia di un’emozione. Oppure per ritrovare sapori persi nella memoria ma ancora legati a luoghi e pezzi di Italia mai dimenticati o sconosciuti. Scoprire che a volte il navigatore non serve o non è sufficiente a sostituire il richiamo di gusti e sensazioni che soltanto un’atmosfera, una sosta, financo un dettaglio, possono giustificare”.

 

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