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Il brano fa parte del nuovo album in uscita il 28 luglio sul canale youtube del gruppo; la band si esibirà proprio a Baschi il 4 agosto, in occasione del Festival Internazionale dei Diritti Umani del quale è direttore artistico il regista Francesco Cordio
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E’ il piccolo centro storico di Baschi a fare da sfondo al nuovo videoclip della band “Il Parto delle Nuvole Pesanti”, in uscita il 28 luglio sul canale youtube ufficiale del gruppo  (https://youtu.be/39vsSRi3-UU). E sono i bambini e gli anziani del paese, quindi persone normali e non attori professionisti,  i protagonisti di questo lavoro diretto dal regista Francesco Cordio.
“I bambini di laggiù”, tratto dall’ultimo album “Sottomondi”,  è impreziosito dalla voce morbida e delicata della cantante Lisa Maroni. Il brano simboleggia il luogo dell’innocenza e racconta il sottomondo dell’infanzia tra abusi sessuali e bambini soldato, sfruttamento minorile e condizioni di vita degradanti che si possono trovare persino sotto casa senza andare tanto lontano.
Ma la canzone è anche una preghiera, una richiesta di perdono degli adulti per le violenze fatte sui bambini. Nel videoclip si scorge controluce il testo del brano e si coglie con maestria l’essenza del conflitto tra adulti e bambini, nella metaforica sfida tra una coppia di anziani ballerini pronti al sopruso e una di tremolanti ragazzini alla ricerca di un equilibrio della danza e del senso della vita, mentre la musica continua come sul Titanic prima di inabissarsi.

Un tema importante, quello dei diritti negati dei bambini, che ha convinto lo stesso regista a girare il videoclip tra i suggestivi vicoli medievali del piccolo comune umbro di Baschi, sede del Festival Diritti a Baschi – Human Rights International Film Festival, che si svolgerà̀in questo borgo tra Orvieto e Todi dal 4 al 7 agosto prossimi e che ospiterà la presentazione ufficiale del video nel giorno di apertura del festival, prevista per giovedì 4 agosto, alle ore 21.
L’evento sarà anche l’occasione per ascoltare la band dal vivo, per un live in quartetto elettroacustico in cui verranno presentati gli altri brani del nuovo album Sottomondi e una carrellata di brani storici.

LA MUSICA, i viaggi, il pubblico, le feste nelle piazze, sono aria, nutrimento per le Nuvole Pesanti, che hanno fatto dei concerti dal vivo uno dei momenti più magici, irrefrenabili ed emozionanti della storia della band.
IL LIVE, portato su palchi importanti, sia nazionali (Primo Maggio, Premio Tenco, Sanremo Rock) che internazionali (New York, Bagdad, Fortaleza, Londra, Berlino, Lisbona, Praga, Budapest), è un crocevia di suoni e liriche, di ironia e allegria, miscelati a momenti teatrali e a imprevedibili follie, capace di coinvolgere il pubblico in danze sfrenate e in canti corali. Un live capace anche di far riflettere sul nostro tempo e di regalare suggestioni oniriche.
IL NUOVO CONCERTO dà vita ad un originale metissage di rock e world music, capace di dare mille risvolti alla tradizione mediterranea e nuovo spazio alla canzone d’autore, stimolando il piacere dell’ascolto e la voglia di agitare il corpo.
LE CANZONI dal vivo sono quelle del nuovo disco Sottomondi, tra cui Niente Ninna per l’uomo ne’, Naturaleza viva, Il percorso calabozen e L’ignoranza è figa, dove la band racconta di un’umanità caleidoscopica e senza voce, di bambini, donne, immigrati ed emarginati, attraverso canti e musiche che servono per vivere, resistere e anche cambiare. Ma non mancano brani storici dei primi album come Onda Calabra, L’imperatore, Riturnella, Lupu, Ciani, e canzoni più recenti come Uomini viaggianti, La nave dei veleni, Vento di scirocco.

Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 13 album, avvalendosi di importanti collaborazioni di artisti e scrittori tra cui quella con Fabrizio Moro, Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Tony Canto, Carlo Lucarelli, Carmine Abate e Vito Teti.
La sua musica fonde stili e linguaggi differenti, dall’etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d’autore, fino all’originale world music abbracciata nell’ultimo disco Sottomondi.
Tra i brani di successo della band calabro/bolognese, si segnalano Onda Calabra, colonna sonora di Qualunquemente, film di Antonio Albanese, che ha ottenuto la nomination come Migliore Canzone al David di Donatello, Giorgio nomination al Premio Amnesty International e L’imperatore considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana.
Ma il progetto del Parto va oltre la musica. Nel teatro ricordiamo Roccu u Stortu e Slum e nel cinema Doichlanda, I colori dell’abbandono ed Alèteia. Di rilievo sono anche i progetti culturali tra cui La Valigia d’Identità sul tema dell’emigrazione e Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia realizzato con la collaborazione di Libera, che testimoniano il forte impegno sociale della band.

La formazione
Salvatore De Siena – voce, chitarra, tamburelli
Amerigo Sirianni – chitarra elettrica, mandolino
Antonio Rimedio – tastiera, fisarmonica e fiati
Enzo Ziparo – chitarra classica e battente

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