Nelle scorse settimane ha destato molto interesse e curiosità la notizia di “Todi come nuova Davos del cibo”, in relazione ad un summit in programma il 17 e 18 settembre in città sui temi della food innovation, con personalità ed esperti da tutto il mondo. La portata dell’iniziativa e il calibro di alcuni nomi ha destato l’attenzione del settore a livello nazionale, soprattutto in virtù del fatto che si è parlato dell’evento come prodomo di un progetto molto più ambizioso e articolato, finalizzato a coinvolgere l’intera Umbria.
Abbiamo raggiunto al telefono per una intervista Sharon Cittone, fondatrice di Edible Planet Ventures, la piattaforma titolare del progetto, un personaggio in prima linea a livello mondiale nella costruzione e nell’ampliamento dell’ecosistema globale del foodtech e agrotech, tanto da essere stata inserita nella classifica di Forbes tra le donne più potenti del mondo in tema di futuro del cibo.
Come si è arrivati alla scelta di Todi come sede dell’evento?
“Circa un anno fa, assieme al Sindaco, abbiamo iniziato a lavorare su un progetto di sviluppo economico sostenibile per il territorio e cosi ho pensato di portare in Umbria anche questo evento che avevo già in pipeline. L’Umbria è una regione meravigliosa che si presta assolutamente all’obiettivo di quanto vogliamo costruire”.
Quale è la struttura dell’iniziativa?
“L’idea è di portare 150-200 decision maker in diverse verticali e con diverse ‘competenze’ tra investitori, dirigenti, innovatori, policy-maker, media e influencer. Attraverso attività di design thinking e future scenario thinking andremo a sviscerare quelle che sono le nuances, le possibili conseguenze, le problematiche e quindi anche le opportunità per poi arrivare a ideare delle strategie e azioni di breve termine che possano fare da ponte per le visioni e obiettivi che ci siamo dati per il 2030/2050. Faremo anche un deep dive sull’Italia e l’Umbria stessa. Tutto questo verrà rappresentato nella Edible Planet Charter che verrà presentata non solo a livello istituzionale ma anche che potrà essere usata dalle aziende stesse come ‘tool-kit’ verso un futuro piu sostenibile”.
Può farci qualche nome di chi sarà presente?
“Pietro Antonio Tataranni (Pepsico global), Dan Kittredge della Bionutrient Food Association, Hunter Lovins (Natural Capitalism), David Barber (Stone Barns e Astanor Ventures), Gunhild Stordalen (EAT Foundation), Nathalie Kelley (attrice e attivista), Victor Friedberg (Food Shot Global e Epoch Capital), Jessica Fanzo (John Hopkins University), Anuj Maheshwari (Temasek), HRH Viktoria De Bourbon De Parme (Benchmarking Alliance) e molti altri, in rappresentanza dell’agrifood mondiale”.
Si tratterà di un evento spot oppure…
“L’evento avrà cadenza annuale. Dalla stesura della charter in poi verranno monitorate le azioni ‘promesse’ affinché di anno in anno si possa ampliare e appunto costruire. Ad oggi abbiamo delle agende ambiziose ma a volte mancano le strategie a livello di sistema, è questo che vogliamo cambiare. Anche se tutto abbastanza vicino, l’evento avrà diverse location, non solo a Todi, già da questa edizione. E questo proprio per le dimensioni del progetto e per la volontà di coinvolgere tutta la regione”.
Il “summit” è l’avamposto di un progetto per l’Umbria, quale?
“Stiamo lavorando su un progetto ‘ecosistemico’ molto ambizioso che sarà il primo modello di sviluppo sostenibile. Abbiamo già moltissimi partner da tutto il mondo pronti a lavorare con noi su questo portando con sé non solo investimenti ma anche opportunità di cooperazione internazionale importanti per il territorio. Di più al momento non posso dire essendoci molteplici interlocuzioni in corso”.
Quale ricaduta economica e promozionale si può ipotizzare e quali i successivi sviluppi?
“Vogliamo creare davvero la Davos del cibo in Umbria, portando le migliori teste, fare qualcosa di unico e diverso. Davvero al momento non posso dire di più. Sono sicura, comunque, che si innamoreranno dell’Umbria e di Todi quando me ne sono innamorata io. Inoltre, già da subito, è nostra intenzione individuare produttori locali e aziende da promuovere con i nostri ospiti per valorizzare la regione a tutto tondo”.