Venerdì 20 maggio dalle 10 alle 13, nel teatro dell’Istituto Agrario di Todi si terrà un seminario sulla trasformazione del latte locale in formaggi tipici. L’evento rappresenta la conclusione del progetto Erasmus+ Milk-ed, acronimo che sta per Moder and Innovation onLine based Know-how on European Dairy processing. Ad aprire il confronto sarà il responsabile del progetto, il professor Stefano Virgili, con l’intervento “Per un sapere della lavorazione dei prodotti lattiero-caseari europei”.
È lo stesso Virgili ad anticipare il progetto innovativo realizzato in collaborazione con altre scuole e università straniere: “l’obiettivo è offrire una formazione online sulla lavorazione dei prodotti lattiero-caseari, attraverso una piattaforma educativa in internet del tutto gratuita, a disposizione degli agricoltori che vorranno diversificare la loro attività nel settore”. Saranno disponibili casi studio, moduli didattici con presentazioni audio e video e percorsi di autovalutazione. La realizzazione costituisce un elemento innovativo perché permette il confronto continuo tra utenti ed esperti del settore e potrà essere aggiornato con nuovi prodotti di tendenza.
A seguire Francesco Martella, direttore del Cesar Umbria, parlerà della formazione nel settore agricolo e zootecnico. Quindi il presidente della Grifo Latte Carlo Catanossi farà un intervento su andamento e problematiche del mercato lattiero-caseario, tema attuale viste le tensioni sui prezzi che hanno sconquassato il mercato mondiale. Cinque giovani, due per il settore allevamenti e tre per la caseificazione, illustreranno agli studenti la propria esperienza: Alessandro Bartolini della Bartolini di Bettona e Stefano Migno dell’omonima azienda di Lugnano in Teverina, Riccardo Marconi del Caseificio Montecristo di Todi, Eros Ricci del Caseificio Nestore di Marsciano ed Elisa Pasqua del Caseificio Pasqua di Acquasparta.
Il professor Virgili sottolinea che le scuole offriranno agli studenti l’accesso gratuito al corso sulla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari, “in funzione delle loro esigenze di formazione e che può essere riconosciuto come parte dell’istruzione formale o non formale (NVQ), assicurando ai formatori nel campo della produzione lattiero-casearia lo scambio di conoscenze e competenze e promuovendo lo sviluppo rurale e la multifunzionalità delle aziende agricole”.