Una dottoressa in servizio presso il reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Pantalla, è stata rinviata ieri a giudizio per aver usufruito impropriamente dei permessi della legge 104. Il congedo era stato richiesto e concesso per assistere la nonna invalida ultra 65enne, ma la Procura ha accertato che la dottoressa avrebbe trasferito fittiziamente la propria residenza presso quella della nonna e di aver attestato falsamente nelle domande di permesso, di essere convivente con la stessa e di doverla assistere.
Le indagini avrebbero accertato che, in diverse occasioni durante questi congedi, la dirigente medica si sarebbe recata in vacanza, al mare e in montagna. In quattro anni avrebbe fruito di 589 giorni. Il danno contestato è stato quantificato in oltre 63mila euro. La Usl Umbria 1 si è costituita parte civile.
- Redazione
- 24 Marzo 2022
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