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Europa. Ciak, si gira! Dopo i tanti mesi di isolamento e Dad, quest’anno scolastico un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Alpinolo Magnini” di Deruta sta vivendo un’esperienza straordinaria che ricorderà per tutta la vita. Lo storico Istituto di Deruta ha infatti aderito al programma Erasmus+, Azione Chiave 2 (KA2), costituendo un partenariato strategico per la cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone pratiche con tre istituti superiori iberici: gli spagnoli “Pinguela” di Lugo e “Axati” di Siviglia, insieme all’EP “Esprominho” di Braga, in Portogallo. Tutto parte dal progetto “CIAK – Cinema didactic for the development of teachers and students skills”, incentrato sull’arte visiva e la narrazione cinematografica, che prevede la mobilità transnazionale per gli studenti coinvolti.

Nel mese di ottobre si è svolta la prima parte dell’azione progettuale che ha permesso agli studenti di trascorrere dieci giorni presso la scuola di Braga. Ma già altri gruppi sono pronti a partire per l’appuntamento conclusivo, fissato per fine mese, quando si ritroveranno tutti a Lugo, in Galizia. Da metà di febbraio, è toccato invece agli alunni spagnoli e portoghesi venire in Italia. La loro delegazione è stata accolta nella città della ceramica per realizzare laboratori innovativi su Arte, Cinema e Didattica, che si sono conclusi con la presentazione all’Umbria Film Commission del cortometraggio “Synesthesia”.

I visitatori sono stati anche accompagnati alla conoscenza della cultura e del territorio umbro: Perugia, Assisi, Todi e Orvieto, mete che a quanto pare sono state particolarmente apprezzate.  Anche i ragazzi italiani a loro volta si dichiarano entusiasti per l’esperienza vissuta in Portogallo. Si tratta della generazione che maggiormente ha subito le conseguenze e le limitazioni dovute alla pandemia. Per molti di loro è stata la prima volta fuori dal Paese, e la prima esperienza anche su un aereo.

Il progetto costituisce un’occasione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento a scuola, favorendo lo sviluppo di competenze e strategie educative. “Il percorso formativo è stato sviluppato anche attraverso la piattaforma “eTwinning”, in modo da coinvolgere i ragazzi che non sono partiti” riferisce la Prof.ssa Vanessa Sperandei, coordinatrice del progetto, che aggiunge: “L’iniziativa è stata una grande opportunità anche per noi docenti che abbiamo avuto modo di conoscere realtà scolastiche diverse e sperimentare nuove metodologie didattiche”.

 

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