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Le elezioni provinciali del 18 dicembre, con il meccanismo elettorale di elezione da parte dei  soli consiglieri comunali e sindaci, rappresentano l’ultimo atto di vecchie rendite di posizione del passato.

In provincia di Terni “grande è la confusione sotto il cielo” e temiamo che non si siano compiuti tutti gli sforzi necessari per provare a vincere una partita dall’esito ormai (purtroppo) già segnato. Si segnala come ormai la “politica tradizionale” ripete anche in questa occasione i vecchi vizi del centralismo burocratico e allontana le istituzioni dai bisogni della vita reale dei cittadini che abitano i territori e chiedono che ormai si sposti lì, nella realtà delle cose, l’attenzione e l’iniziativa. Qui sta la differenza del Civismo, la sensibilità, la visione, la capacità di stare nella dimensione della vita e dei bisogni reali della cittadinanza moderna. A Terni ed in Umbria  si respira la differenza e la sofferenza di una fase storica che invoca un reale cambiamento urgente non interpretato neanche dai nuovi governanti di centro destra.

Molte incertezze sono state compiute a livello regionale  in questi giorni da chi, solo forte di rendite del passato, aveva il dovere/obbligo di fare sintesi ed invece ancora una volta ha mostrato incertezza nel guidare il cambiamento anche nei metodi e nella trasparenza.

Come CiviciX, anche con la generosa riflessione di Andrea Sisti, anche in ragione della fondamentale funzione ancora assegnata all’ente provincia, anche dagli strumenti del PNRR ci siamo adoperati per favorire il massimo grado di unità possibile chiedendo a Stefania Proietti, di candidarsi alla guida della provincia di Perugia, anche in prospettiva di una più larga riflessione e sintesi del civismo umbro e siamo lieti che con Stefania si sia raggiunta una unità d’intenti che sarà molto utile per le sfide future, sia in termini di rappresentanza che di prospettive.

Il riformismo ed il Civismo umbro superate le elezioni di dicembre, anche in vista delle prossime elezioni comunali di primavera, con autonomia territoriale e di giudizio proveranno ad offrire le migliori proposte possibili per il cambiamento e il buon governo, interpretando oggi le aspirazioni dei cittadini che anche in questa tornata elettorale, fra voti al civismo ed astensioni hanno mandato un chiaro segnale a chi ancora pensa di poter continuare a dare le carte senza avere i voti dei cittadini.

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