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La superficie passa dai 75 ai 130 ettari diversificando ulteriore la già articolata gestione multifunzionale della fattoria didattica e sociale
morruzze piazza paparini

Un primato, di quelli irremovibili, lo aveva già: essere la scuola di agricoltura più antica d’Italia, iniziata il 17 maggio del 1863 in una piccola Colonia Agricola nei pressi del Tempio della Consolazione. Ora ne ha conquistato anche un altro: avere una delle aziende agrarie didattico-sperimentali più grandi d’Italia tra quelle annesse agli Istituti Agrari. Stiamo parlando del Ciuffelli di Todi. Nei giorni scorsi, infatti, è stato sottoscritto un accordo con la signora Patricia Beattie Paparini per la gestione di 55 ettari di terreno nei pressi di Morruzze (nella foto piazza Paparini), nel Comune di Baschi, che portano la superficie aziendale a 130 ettari complessivi e ampliano le esperienze pratiche e le attività sperimentali che da sempre contraddistinguono questa realtà, che è anche fattoria didattica e fattoria sociale.

Si tratta di una realtà complessa, articolata a questo su quattro diversi corpi, proprio per rappresentare meglio le diverse situazioni pedoclimatiche regionali: uno irriguo in pianura, lungo il fiume Tevere, uno in media collina, a 180 metri slm, uno in media collina, a 300 metri di altitudine, e l’ultimo, appunto, quello aggiunto in questi giorni, in alta collina, a 560 metri di altitudine, in località Morruzze di Baschi. L’accordo comprende l’attuazione di una serie di progetti, anche di tipo sociale e culturale, che inizieranno a dipanarsi già a partire dal mese di agosto, ricercando la collaborazione delle istituzioni e dei soggetti a diverso titolo operanti nel territorio di riferimento.

Per il Ciuffelli si tratta di una ulteriore sfida, che amplia lo spettro anche alla silvicoltura e all’agricoltura di montagna, trattandosi di terreni a quasi 600 metri di altitudine, andandosi ad aggiungere alle varie ramificazioni già presenti, dalla cantina al laboratorio miele, dalla viticoltura all’olivicoltura, dai seminativi alle colture protette, dalla molitura alla bottega a km zero e altro ancora, tanto da essere una buona pratica di azienda multifunzionale, a gestione diretta, con bilanci in ordine, con investimenti effettuati negli ultimi anni nell’ordine di svariati milioni di euro e, soprattutto, continuando a rappresentare un grande laboratorio a cielo aperto per gli oltre 500 studenti che ogni anno la frequentano, anche da fuori Umbria, grazie alla presenza di un college maschile e femminile che accoglie fino a 150 ragazzi che vi fanno vita residenziale.

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