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Intervista al dirigente Sergio Guarente, da quasi tre lustri alla guida dell'istituto, durante i quali la popolazione scolastica è cresciuta del 50%, con il 56% degli studenti provenienti da fuori comune; il prossimo sarà il suo ultimo anno scolastico
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Tempo di vacanze e di bilanci per gli istituti d’istruzione del territorio al termine di un anno che è stato particolare. Ne abbiamo parlato con il Preside del Liceo Jacopone da Todi, il professor Sergio Guarente, per il quale, quello che inizierà il prossimo settembre, sarà anche l’ultimo, dopo quasi tre lustri, alla guida della prestigiosa istituzione cittadina. C’è dunque in vista un altro bilancio da iniziare a fare…

Che anno è stato questo appena concluso per il Liceo Jacopone da Todi? Quale il momento più difficile e quale il momento più felice dal punto di vista della Dirigenza?
Questo anno scolastico è stato indubbiamente molto complesso e impegnativo, in relazione alla pandemia che ha “scandito”, per così dire, l’azione della Dirigenza e dell’intera comunità scolastica del Liceo “Jacopone da Todi”. Il contesto più difficile da affrontare, dal punto di vista della Dirigenza, è stato il continuo riassetto organizzativo dovuto al susseguirsi, nel corso dell’anno scolastico, dei provvedimenti normativi circa l’alternanza o la compresenza tra didattica in presenza e didattica a distanza; il ripetuto adattamento delle misure necessarie a garantire uno svolgimento efficace delle attività didattiche ha rappresentato un esercizio faticoso, che tuttavia ha condotto, a mio avviso, a dei risultati senz’altro positivi. Quanto al momento più felice, posso citare la splendida vittoria della squadra del Liceo sulle altre squadre selezionate, provenienti da Licei di varie regioni italiane, nella finale nazionale delle “Olimpiadi del Patrimonio”, manifestazione promossa, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dall’ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte), e indirizzata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per la valorizzazione della loro formazione culturale rispetto alla straordinaria ricchezza e varietà delle testimonianze storico-artistiche, monumentali, architettoniche e paesaggistiche disseminate sul territorio italiano”.

Cosa si è riuscito di nuovo e di innovativo a mettere in campo pur nelle difficoltà legate al contesto pandemico?
“Data la particolare situazione determinata dal contesto pandemico, con la pratica impossibilità di iniziative in presenza, il Liceo ha cercato di utilizzare in modo innovativo le risorse offerte dalle nuove tecnologie, preservando, in primo luogo, la sua caratterizzazione orientata ad una offerta formativa e culturale di alto livello. A titolo di esempio, in questo anno scolastico si è svolto il primo ciclo di conferenze in modalità telematica intitolato “Il piacere di leggere”, che ha offerto agli studenti del Liceo l’incontro monografico con opere letterarie del Novecento che, oltre all’indubbio valore artistico, si caratterizzano per la forte valenza storico-civica, nel contesto della società italiana e del più ampio quadro europeo. Un’altra iniziativa culturale di grande valore svoltasi online è stata il ciclo di “Lezioni-concerto su cultura e musica tra Ottocento e Novecento”, che ha introdotto gli studenti alle affascinanti intersezioni tra la musica, la filosofia e la letteratura, in un’ottica autenticamente interdisciplinare. Ma il Liceo non ha certo dimenticato l’importanza della tecnologia rappresentata dalla stampa a caratteri mobili, e infatti il nostro giornale online di Istituto “Sottob@nco” ha pubblicato, nel marzo 2021, il suo primo numero cartaceo all’interno dell’edizione a stampa di “Tam Tam”, che ringrazio vivamente per l’opportunità offerta ai nostri giovani ed entusiasti redattori”.

Quali sono invece le novità che potranno caratterizzare il nuovo anno scolastico in termini di iniziative e di progetti speciali?
Tra le novità in cantiere per il prossimo anno scolastico, segnalo il progetto di una pubblicazione dedicata ad un’analisi interdisciplinare del “Sessantotto”, a cura del Gruppo di ricerca interno al Liceo denominato “Res Jacoponis”; già nel corso di questo anno scolastico, il Gruppo di ricerca ha dato vita al primo ciclo di “Scrittori del Liceo: il profumo dei libri”, incontri di presentazione, in modalità telematica, di libri scritti o curati direttamente da docenti del nostro Liceo. Inoltre, un progetto speciale riguarda la celebrazione, con una serie di manifestazioni culturali e conviviali, dei primi dieci anni del nostro Liceo delle Scienze Umane, istituito a partire dall’anno scolastico 2011-2012″.

Quello che inizia a settembre sarà il suo ultimo anno da Dirigente del Liceo: come è cambiato l’Istituto nei 14 anni della sua Presidenza?
“Il prossimo anno scolastico sarà il quattordicesimo della mia Presidenza al Liceo. Uno dei principali cambiamenti intervenuti nel corso degli anni è certamente il significativo incremento della popolazione studentesca: quando ho assunto la Dirigenza del Liceo nel settembre 2008, il numero totale degli studenti iscritti ammontava a poco meno di 500, mentre nel prossimo anno scolastico si arriverà ad oltre 750 iscritti. Un ruolo importante in questa crescita va ascritto all’istituzione, di cui si è detto, dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane, che considero uno dei maggiori successi realizzati nel corso della mia Presidenza, in quanto ha colmato un “vuoto” storico nell’offerta formativa del territorio edha reso il Liceo ancor più “attrattivo” per gli studenti e le loro famiglie. Un indice oggettivo di questa “attrattività” del Liceo è la percentuale degli allievi provenienti da altri Comuni del territorio, corrispondente, in base ai dati più recenti, al 56% dell’intera popolazione scolastica”.

Quale obiettivo vorrebbe centrare e lasciare in eredità al suo successore?
L’obiettivo fondamentale che intendo centrare e lasciare in eredità al mio successore è l’ulteriore valorizzazione del ruolo nodale e imprescindibile del Liceo come autentico “Laboratorio della conoscenza” del territorio. Ritengo, infatti, che la decisiva missione formativa del Liceo sia fondata sull’appassionato amore per la conoscenza e la bellezza, per l’iridescenza sfavillante dell’umana avventura della ricerca conoscitiva, che è un percorso di luce e rischiaramento della nostra condizione nel mondo, un percorso tale da donare un senso profondo e inimitabile alla vita umana, rendendola più ricca e più piena. È questa la preziosa identità del Liceo da salvaguardare nei prossimi anni, in quanto istituzione profondamente radicata nel tessuto cittadino, collegata alla memoria e alla storia, ma al contempo legata al presente e proiettata nel futuro; d’altra parte, come recita il suo motto, il Liceo Jacopone da Todi è stato costantemente animato dalla volontà di seguire, sulle orme di Dante, “virtute e canoscenza”.

 

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