Condividi su facebook
Condividi su twitter
L'ex presidente della Provincia di Perugia e del Consiglio regionale dell'Umbria muove critiche durissime al partito e ai nuovi leader
guasticchi-3

“Il PD come lo avevamo sognato ed agognato nel 2007 non esiste più, anzi vorrei dire non è mai esistito. Purtroppo da quell’ormai lontano 2007 ovvero dal giorno in cui noi tutti credemmo che in Italia potesse nascere un nuovo progetto politico in grado di evolvere le varie ideologie, ad oggi nulla di tutto ciò si è realizzato. Anzi c’è stata una involuzione”. Sono le parole, durissime, con le quali Marco Vinicio Guasticchi, già presidente della Provincia di Perugia e già presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, con trascorsi di amministratore e presidente del Consiglio al Comune di Perugia, ha annunciato la sua uscita dal Partito Democratico non rinnovando la tessera di adesione.

Non meno nette le altre dichiarazioni: “Da partito potenzialmente progressista a ritorno alle vecchie logiche staliniste. E la cosa che più mi colpisce che i nuovi leader sono di mezza età, politicamente usurati che invece di includere si impegnano ad escludere chiunque non la pensi come loro. Ho atteso quasi due anni dalla sconfitta elettorale nella speranza che qualcuno si impegnasse a fare in analisi della sconfitta, ma tutto tace. Mi rendo conto con amarezza che ha vinto l’oscurantismo politico di una oligarchia figlia degli errori politici commessi da tutti noi”

Circa altri impegni politici, Guasticchi guarisce: “Non ho accettato proposte di impegno diretto per organizzare nuovi partiti, sarei stato patetico, ed oggi più che mai ritengo che la dignità sia un valore assoluto da difendere. Sto vivendo una stupenda esperienza professionale di grande appagamento e questo mi basta. Mi augurerei che la soddisfazione professionale possa essere conosciuta anche dai nuovi leader del Pd, in quanto la politica non è una professione ma un servizio che deve avere un principio ed una fine ben definita”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter