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Il 9 e il 16 maggio verranno vaccinati circa 11 mila persone vulnerabili anche per permettere agli ospiti delle Rsa di ricevere le visite dei parenti
vaccino arrivo

Aggiornamento settimanale dell’andamento epidemiologico in Umbria. Erano presenti alla conferenza stampa oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, gli amministratori di Umbria Salute e Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri e Fortunato Bianconi, i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.   

“La Regione Umbria, da subito, nella gestione dell’emergenza sanitaria, ha avuto particolare cura della popolazione anziana e dei soggetti fragili e, seguendo le indicazioni nazionali, ha vaccinato per primi proprio i cittadini che rientrano in questa fascia della popolazione”, ha detto l’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto.

“L’Umbria conta una percentuale elevata di anziani – ha detto l’assessore – e, in questo momento, abbiamo dato una risposta importante proprio a questi soggetti. Una regione con una forte componente anziana della popolazione, sicuramente dimostra che ha saputo dare risposte importanti sul fronte della sanità e della cronicità aumentando la prospettiva di vita”.

“E proprio ai soggetti estremamente vulnerabili, come già anticipato la scorsa settimana – ha proseguito l’assessore Coletto –   nelle due domeniche del 9 e 16 maggio, verranno anticipati i circa 11 mila cittadini già prenotati a giugno”.
L’impegno è stato esteso anche per permettere agli ospiti delle Rsa di ricevere le visite dei parenti. In proposito l’assessore ha sottolineato che “abbiamo lavorato da tempo, prima nella commissione sanità delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni, per realizzare questo obiettivo, che è un atto dovuto”. 

“I dati confortanti e la campagna vaccinale  – ha proseguito – ci consentono finalmente un cambio di prospettiva per poter far riabbracciare in sicurezza i figli e i genitori”.
“Ora – ha concluso –  attendiamo l’ordinanza del governo. Ormai da troppo tempo, i nostri anziani si vedono negare anche la possibilità di scambiare due parole con i propri cari”.

In vista del fine settimana il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, ha posto l’accento sul rispetto delle regole “fondamentali” per contenere il contagio: “Sono tre – ha detto – le regole fondamentali. Quindi, distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani. Ho visto dai giornali e di persona gruppi di ragazzi senza mascherina. L’invito è ad adottare un comportamento responsabile da parte di tutti”. 

Nel confronto tra regioni, le percentuali di somministrazione del vaccino rispetto alla popolazione, quelle dell’Umbria, con 325.974 somministrazioni su 870.165 residenti pari quindi al 37,5%, sono paragonabili a quelle di Veneto (37,6%), Lazio (36,0%) ed Emilia Romagna (37,7%).

Dal 9 maggio al 3 giugno, ci sono in previsione l’arrivo di 177.750 dosi di vaccino: la maggior parte (134.550) saranno del farmaco Pfizer, 22.600 di Moderna, 16.500 di Johnson & Johnson e 4.100 di Astra Zeneca (anche e di quest’ultimo è prevista un’ulteriore fornitura ancora da definire).

Nel quadro dell’andamento epidemiologico, si evidenzia che l’incidenza settimanale vede i distretti sanitari della Valnerina (8,67), dell’Orvietano (14,84) e della Media Valle del Tevere (30,53), quelli con una incidenza minore, quindi con una più limitata diffusione del contagio.

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