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La decisione della Direzione regionale della sanità umbra di riattivare l’area COVID nell’ospedale di Pantalla inchioda la Presidente Tesei e l’assessore alla Sanità Coletto alla loro incapacità di programmazione (necessaria, a causa della pandemia in corso) e finanziata dal governo,  degli interventi di riorganizzazione dei servizi ospedalieri  e territoriali dell’Umbria, e toglie qualsiasi alibi alla totale assenza di iniziativa da parte del Sindaco di Deruta Toniaccini che, in ogni occasione ha solo avvallato le decisione della Regione.

La non strategia di Toniaccini e della intera Giunta  era già palese da tempo in quanto non hanno mai approvato ogni nostra proposta che chiedeva la definitiva chiusura dell’area Covid di Pantalla proponendo l’individuazione di un’altra struttura regionale come COVID Hospital in Umbria.

Oggi registriamo che l’Umbria è tra le regioni che destano maggiore preoccupazione per l’andamento dei contagi e per le prospettive di saturazione dei posti in terapia intensiva, perché, nonostante gli ingenti finanziamenti garantiti dal governo con il decreto “Rilancio”,  per ampliare i posti letto di terapia intensiva, che in Umbria avrebbero dovuto raddoppiare in maniera definitiva, aumentare il personale dedicato, acquistare ambulanze dotate di caratteristiche specifiche per il trasporto di malati covid, potenziare i servizi di prevenzione, l’Umbria non è pronta.

Le organizzazioni sindacali della sanità denunciano come i mesi trascorsi dall’arrivo delle risorse non siano stati utilizzati per rispondere efficacemente alla recrudescenza della pandemia e oggi l’Umbria è costretta a rimettere in campo le soluzioni individuate a Marzo.

E per questo si torna ad individuare Pantalla  come ospedale in cui 20 o 30 posti letto saranno “dedicati a pazienti COVID positivi in condizioni cliniche stabili, che hanno superato il periodo di acuzie provenienti esclusivamente da altri ospedali COVID”.

Negli atti della direzione aziendale si legge che sarà utilizzato il blocco A dove era situata la RSA, mai riaperta e i poliambulatori specialistici (quindi niente più visite specialistiche a Pantalla?)

Riduzione dei posti di medicina interna, riabilitazione ortopedica trasferita in chirurgia, attività chirurgica di nuovo senza urgenza e quindi solo day e week surgery.

In poche parole: un ospedale già depotenziato per la chiusura di reparti fondamentali come chirurgia, ostetricia e punto nascita, con le attività ambulatoriali riprese solo parzialmente, se non chiude del tutto viene ridotto a poco più di una casa della salute, il tutto senza che siano state eseguite opere per garantire un’adeguata divisione dei percorsi per l’accesso alle aree individuate come COVID.

Tutto questo nel totale silenzio del Sindaco Toniaccini e dell’intera Giunta.

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