Sono in corso in questi giorni, affidati all’impresa Centro Italia Costruzioni Generali, i lavori per il rifacimento delle coperture principali – la navata principale e l’abside – della chiesa di San Filippo Benizi, a Todi. La copertura della navata principale era già stata risistemata nei mesi scorsi, non appena si è resa possibile la ripresa dei lavori dopo il fermo imposto dalla diffusione del coronavirus.
“Prima della posa in opera degli elementi portanti della nuova copertura – spiega il direttore dei lavori, ingegner Fabrizio Gentili – erano stati rinforzati, con tessuti altamente prestazionali costituiti da fibre di acciaio unidirezionali, gli archi di sostegno della volta di copertura della navata e l’arco trionfale”.
La chiesa, tanto cara ai tuderti, avevaa subito gravi danni a seguito dei terremoti del 1997 e del 2016. Gli ultimi eventi sismici del 2016 avevano prodotto danni tali da imporre la chiusura al culto a seguito di un’ordinanza del Sindaco di Todi. Ora, con l’ultimo finanziamento della Regione dell’Umbria, concesso a marzo 2019, si è potuto progettare il completamento del consolidamento e miglioramento sismico, andando così a predisporre tutti quei lavori necessari che l’esiguità del primo finanziamento, sempre della Regione, non avevano consentito di eseguire.
Completati i lavori sulla copertura principale si è passati al consolidamento dell’abside. Terminato il consolidamento della volta, immediatamente sopra al luogo di culto, sabato sono state poste in opera con una gru speciale, montata su un autocarro e dotata di un braccio allungabile di grandi dimensioni, le travi in legno lamellare necessarie per ripristinare la copertura della parte posteriore della chiesa.
La messa in opera delle travi, lunghe oltre 6 metri, ha richiesto la predisposizione di un senso unico alternato regolato da semaforo al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Con la diretta supervisione e la maestria dei responsabili dell’impresa appaltatrice tutto si è svolto nel migliore dei modi e le operazioni di messa in opera delle travi si sono rapidamente concluse ripristinando la viabilità pedonale e veicolare.
Il completamento delle opere di migliorando proseguirà utilizzando anche fondi propri dell’Ordine dei Servi di Maria, ottenuti dalla riscossione di una polizza per i danni da sisma in essere al momento degli eventi sismici del 2016.
Appena concluso il tetto si potrà elevare ulteriormente l’impalcatura per andare a mettere in sicurezza il tamburo ottagonale, posto direttamente sopra all’altare in cui sono conservate le spoglie di San Filippo. Il tamburo, infatti, presenta lo scivolamento del manto di copertura a causa dell’elevata pendenza del solaio e dall’assenza di fissaggio dei coppi con malta.
“A completamento dell’intervento di consolidamento – spiega ancora l’ingegner Fabrizio Gentili – verrà ridefinita la cromia del campanile, in corso di studio con la diretta supervisione della Soprintendenza dell’Umbria, e verrà eseguita la completa tinteggiatura e riqualificazione degli interni in maniera tale da poter riaprire al culto, dopo un intervento di circa 600 mila euro, il santuario”.