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L’attività dei militari, nel 2019 ha visto beni sequestrati per circa 8 milioni di euro e altri 100 milioni di proposte di sequestro
finanza bilancio 2019

Martedì 23 giugno è stato celebrato dalle Fiamme Gialle Umbre il 246° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. 

La cerimonia – presieduta dal Comandante Regionale Umbria della Guardia di Finanza Gen. B. Benedetto Lipari – ha avuto luogo in forma sobria e raccolta, attesa la contingente situazione emergenziale di natura epidemiologica in atto, presso la Caserma “Cap. M.B.V.M. Domenico Furbini” dove, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto di Perugia e di una rappresentanza di tutto il personale dipendente, è stata data lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza. 

Nel corso dell’anno 2019, i Reparti del Comando Regionale Umbria hanno eseguito circa 3.000 interventi ispettivi ed oltre 1.500 indagini delegate dalla Magistratura Ordinaria e Contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. 

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza Umbra.
Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di oltre 1.200 interventi ispettivi, tra verifiche e controlli fiscali e di oltre 210 indagini delegate dalla Magistratura, che hanno permesso di denunciare oltre 160 soggetti per reati fiscali.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di circa 8 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano ad oltre 100 milioni di euro. 

Sono state riscontrate frodi all’I.V.A., con una maggiore imposta pari a circa 103 milioni di euro, grazie anche alla scoperta di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere le imposte indirette, persino mediante indebite compensazioni. 

Sono 314 soggetti sconosciuti al Fisco (“evasori totali”), che hanno evaso complessivamente oltre 18 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 160 datori di lavoro per aver impiegato 500 lavoratori in “nero” o irregolari. 

Con riferimento ai risultati conseguiti in ambito regionale nel 2019, in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 59 soggetti, ed ammonta ad oltre 2,1 milioni di euro il valore dei beni proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, complessivamente, la quota di oltre 4,7 milioni di euro. 

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