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Il contratto sperimentale del 2018 sarà prorogato a fine anno: il numero dei viaggiatori è passato dai 30 previsti inizialmente ai 90 attuali
freccia rossa

Domenica 28 giugno, dopo il lockdown dovuto al coronavirus, ripartirà il Freccia Rossa Perugia-Milano. Lo annuncia l’assessore regionale ai trasporti dell’Umbria, Enrico Melasecche, sottolineando “com’è noto si tratta di un treno “a mercato” che viene attivato solo a condizione che il numero dei viaggiatori paganti ed il contributo di Enti e soggetti vari copra i costi relativi. Un doveroso ringraziamento quindi vogliamo rivolgerlo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che contribuisce con 330 mila euro l’anno a coprirne le spese”.

Il contratto sperimentale del 2018 sarà dunque prorogato a fine anno. “Nel frattempo – ha affermato l’assessore – il Piano economico-finanziario iniziale ha subito un aggravio di spese che siamo riusciti a contenere grazie al numero dei viaggiatori passati dai 30 previsti inizialmente ai 90 attuali ma che contiamo di aumentare ulteriormente, grazie alla estensione del bacino a circa 200 mila nuovi potenziali utenti. Siamo inoltre riusciti, grazie ad una transazione, a ridurre i maggiori costi conseguenti al raddoppio del macchinista e del capotreno quando i convogli partono in orario antelucano. Coniugare il miglioramento dell’offerta dal punto di vista qualitativo con il contenimento delle spese costituisce per la giunta un obiettivo di carattere generale che nonostante le difficoltà del periodo, ci permette di conseguire ulteriori positivi risultati. Con questo obiettivo – ha proseguito Melasecche – è stato istituito il treno che collega da qualche giorno Foligno ed Assisi con il Freccia Rossa di Perugia, obiettivo che quei territori auspicavano da anni ed i cui biglietti sono fin d’ora prenotabili come si evince dalla consultazione del sito di Trenitalia”.

Nel frattempo è in via di necessaria predisposizione una nuova “manifestazione di interesse” che contiene anche la fermata di Terontola che verrà introdotta dopo il cambiamento di orario di dicembre e sulla cui fattibilità tecnica da mesi Trenitalia aveva manifestato per iscritto l’assenso a partire dal 14 giugno scorso, salvo il rinvio imposto dal coronavirus che ha sconvolto l’intero settore”.

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