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Il farmaco, che va somministrato precocemente circa 48/72 ore dall'inizio dei sintomi, potrà essere prescritto dal medico di medicina generale
Idrossiclorochina

Nel corso della videoconferenza tenuta stamani dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, è stato reso noto che relativamente alla terapia domiciliare con Idrossiclorochina (hcq) per pazienti con infezione da Sars-cov-2 con sintomi lievi o moderati la professoressa Francisci ha spiegato  si tratta di un farmaco antimalarico, “in uso da oltre 70 anni, impiegato anche per la sua azione immuno-modulante nei pazienti affetti da artrite reumatoide”.

Nel 2004, ricercatori statunitensi avevano evidenziato in laboratorio una forte attività antivirale di questo farmaco contro il coronavirus responsabile della SARS (2). Il farmaco interferisce inoltre con la glicosilazione dei recettori cellulari di SARS-CoV-2. Il medicinale “va utilizzato per il trattamento di quei pazienti che presentano sintomi respiratori lievi e moderati e la durata della terapia è di 7 giorni. Vanno esclusi i pazienti cardiopatici, con retonopatie o affetti da favismo”.

“La somministrazione di questo farmaco a domicilio – ha spiegato la dottoressa Donatella Giaimo – ha comportato un’organizzazione non irrilevante, che è stata definita attraverso un protocollo. Il farmaco, che va somministrato precocemente circa 48/72 ore dall’inizio dei sintomi, potrà essere prescritto dal medico di medicina generale, è a disposizione nel territorio regionale in quantità sufficienti e sarà distribuito dalla Protezione civile ai centri di salute”.

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