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La Regione Umbria, causa emergenza Coronavirus, ha redatto un “piano posti letto” della rete ospedaliera regionale nel quale sono stabiliti tre livelli di azione:
1) Ospedali di Perugia e Terni, destinati alla gestione dei casi gravi Covid 19 nei reparti di Malattie infettive e Terapia Intensiva;
2) Ospedali di secondo livello Orvieto, Spoleto, Foligno, Città di Castello e Branca divisi, a loro volta, in due tipologie con conseguente riconfigurazione delle strutture, una per l’emergenza e una per la patologia acuta e sub acuta.
3) Ospedali di base, tra cui quello di Pantalla, saranno anch’essi riconfigurati con parte da destinare all’emergenza e parte di supporto all’emergenza.
Il piano in questione è già operativo e prevede, per l’Ospedale di Pantalla, l’accoglienza di pazienti contagiati da Coronavirus in maniera lieve, con una riconversione della struttura importante, tantoché si sta palesando la situazione che l’Ospedale della Media Valle del Tevere non potrà garantire alcuni servizi essenziali.
Tra i reparti che verranno sospesi dal piano della regione si contano Chirurgia, Punto Nascita e tutti i servizi per l’utenza esterna. È chiaro che ciascuno di noi comprende la gravità della situazione e condivide la necessità di rendere disponibili le strutture del territorio per la migliore gestione dell’emergenza, purché questo non diventi un alibi per portare a compimento, in sordina, il depotenziamento definitivo dell’ospedale di Pantalla. Per questo, considerato che per combattere adeguatamente le complicazioni del Covid 19 servono più respiratori e posti letto di Terapia Intensiva, ci chiediamo con quale criterio è stato selezionato proprio l’Ospedale di Pantalla totalmente privo del reparto Intensivo.
Non solo, dai dati del Covid 19 sappiamo che il contagio del virus è molto pericoloso per le persone più anziane, perciò ci sembra strano che l’Assessore regionale alla Sanità Coletto (venuto dal Veneto) decida di chiudere il reparto di Chirurgia di Pantalla per lasciare aperto quello di Medicina, i cui pazienti sono ultra 80enni.
Scelte operative in ambito sanitario, seppur fatte in emergenza, dovrebbero sempre essere condivise con i territori coinvolti, non dimentichiamo che l’Ospedale della Media Valle del Tevere eroga servizi ad un bacino di 60.000 abitanti. Anche perché il nosocomio essendo “ospedale di base” ha lì concentrato anche i servizi territoriali per utenza esterna, quali radiografia, risonanza magnetica, TAC, laboratori ecografie ed altri ancora, chiudendo a tale utenza, cioè i non ricoverati, la Media Valle del Tevere diviene l’unico distretto umbro che non garantisce i servizi di base per i propri cittadini, gli stessi si dovranno spostare in altri distretti, sarebbe opportuno conoscere quali sono.
Da parte nostra e dei cittadini c’è la preoccupazione che una volta passata l’emergenza l’Ospedale della Media Valle del Tevere non torni più al suo regime naturale.
Come Partito Democratico chiediamo che si istituisca immediatamente la Conferenza dei Sindaci della Media Valle del Tevere, la quale pretenda che la Regione Umbria con atto deliberativo garantisca, che una volta passata l’emergenza per il Coronavirus, l’Ospedale di Pantalla torni alla sua piena funzionalità, con tutti i servizi erogati sino ad ora, perfettamente riabilitati e potenziati. Su questo non faremo un passo indietro.

Partito Democratico MVT – Sindaci, Capigruppo Consiglio Comunale e Segretari Comunali

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