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Uno dei più conosciuti e più adoperati tra i gas naturali è il metano, oggi utilizzato in tutte le abitazioni che vengono alimentate dai circuiti urbani di distribuzione del gas
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Facciamo uso di gas in continuazione, dai fornelli in cucina alle stufe, dalla caldaia del riscaldamento all’alimentazione dell’automobile. Ma, andando a vedere bene, non tutti sanno cosa sia esattamente il gas, se non che è una sostanza aeriforme infiammabile. Vale la pena quindi approfondire meglio l’argomento e studiare le varie tipologie di gas esistenti così da capire anche come impiegarlo al meglio.

Gas naturale, il più utilizzato
Il gas naturale ha origine dagli idrocarburi che stanno sotto la superficie del suolo. In pratica è il prodotto del deperimento di sostanze organiche che sono rimaste racchiuse e compresse in zone prive di aria. Questo gas viene prelevato per estrazione dai giacimenti fossili nei quali è stato generato, ma può anche essere prodotto artificialmente, separandolo dal processo di trasformazione e riconversione dei rifiuti organici. Uno dei più conosciuti e più adoperati tra i gas naturali è il metano, oggi utilizzato in tutte le abitazioni che vengono alimentate dai circuiti urbani di distribuzione del gas. Per poterne usufruire in casa propria serve rivolgersi a un’azienda specializzata e informarsi bene sulle modalità di erogazione andando ad esempio a leggere la pagina dedicata alle FAQ sulla fornitura di gas di Wekiwi, una delle realtà più attive sul mercato. Qui le precauzioni non sono mai troppe, perché questo gas serve in cucina per accendere i fornelli e per alimentare la caldaia del riscaldamento. Quindi, è sempre il caso di valutare con attenzione le diverse offerte orientandosi in un verso o nell’altro a seconda delle proprie esigenze.

Il GPL, il gas allo stato liquido
GPL è una sigla che sta per Gas Petrolio Liquido. Il GPL infatti nasce da una miscela di propano, butano, etano ed altri idrocarburi non saturi, che sono stati compressi fino ad assumere lo stato liquido, per essere poi racchiusi in contenitori adatti. Le bombole del gas per le stufe o le cucine da campo, ad esempio, contengono GPL, che ormai è sempre più utilizzato anche nel settore automobilistico. È possibile ricavare il GPL dai giacimenti di gas naturale di cui è ricco tutto il bacino del Mediterraneo, ma lo si può ottenere anche come prodotto di scarto derivante dalla raffinazione del petrolio. Il livello di compressione per liquefarlo è ragionevolmente basso e può essere contenuto in bombole capaci di reggere qualche atmosfera di pressione. La possibilità di portarlo allo stato liquido lo rende estremamente facile da conservare e trasportare e, in più, il GPL è uno dei combustibili fossili meno inquinanti del pianeta. 

Il gas di città stoccato nei gasometri
Il gas di città è un combustibile ormai fuori dal mercato. In passato veniva usato soprattutto nell’illuminazione delle città, anche grazie al notevole quantitativo di acetilene presente nella miscela aerea. Questo gas era utilizzato fino al secolo scorso e veniva recuperato durante il processo di creazione del carbon coke. La sua particolarità era che la distribuzione nelle abitazioni per uso domestico, avveniva tramite una rete pubblica di tubazioni che partivano da dei grandi silos, chiamati gasometri, adibiti allo stoccaggio.

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