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E dopo la paura dei regimi totalitari e della deriva autoritaria che avrebbe imposto un’Amministrazione Comunale a “trazione Lega”, adesso le opposizioni si sono inventate le liste di proscrizione.

Dopo aver impazzato sui social e sulla stampa con la “favola” della chiusura dell’ufficio di stato civile a Spina (in realtà non più operativo da anni e con uno sportello anagrafe chiuso da 10 mesi, ma dalla precedente Amministrazione) il PD e le liste l’Altra Marsciano e Frazioni Unite, hanno pensato bene di cambiare direzione e percorrere la strada del… fango.

E ciò nell’evidente intento di distogliere l’attenzione dalla clamorosa figuraccia fatta, appunto, con la vicenda dell’Ufficio di stato civile a Spina, rivelatosi, oltre che una vera e propria “bufala”, questione ampiamente “superata” dagli abitanti della frazione che, all’assemblea pubblica indetta martedì 7 gennaio per dibattere di questa e altre questioni locali, hanno evidenziato che il “problema” per loro era in realtà inesistente.

Pertanto, per tentare di smontare il successo della riunione spinaiola, le opposizioni hanno pensato bene di affermare (falsamente) che l’Assessore Borzacchiello avrebbe letto, nel corso del predetto incontro, una lista di proscritti risultati sgraditi alle forze di maggioranza per avere espresso opinioni contrarie. 

Ovviamente il richiamo ai regimi totalitari e alle “purghe” di littoria memoria è stato utilizzato per criminalizzare un atto, in verità totalmente innocente: ossia l’aver segnalato il fatto che alcuni consiglieri (oltre che esponenti politici locali) della minoranza, pur se grandemente interessati a “ricamare” sulla vicenda dell’ufficio di stato civile sui social e sulla stampa, avevano poi (misteriosamente?) rifuggito dal vero e unico confronto diretto.

Infatti nessuno di questi personaggi – che aveva sparso fiumi di inchiostro accusando l’Amministrazione Comunale di voler penalizzare le frazioni con la chiusura dell’ufficio distaccato di Spina – si è degnato di partecipare all’incontro del 7 gennaio. Evidentemente è facile esternare affermazioni sconclusionate e falsità sulla piazza pubblica dei social (da dietro uno schermo) e un po’ meno facile confrontarsi “faccia a faccia” con i cittadini e con una Amministrazione che quelle affermazioni ha attentamente ascoltato per poter poi rispondere nel merito e ripristinare la verità.

Questo e solo questo – citando solo alcuni nomi del nutrito gruppo di “critici da tastiera” – ha fatto il nostro Assessore Borzacchiello.

E siccome nulla di male vi era nel sottolineare l’ovvia ed innegabile assenza di chi aveva (anche pesantemente oltre che infondatamente) accusato l’Amministrazione di Centro Destra, è naturale che né il Sindaco né il Vice Sindaco – pur se entrambi avvocati, come è stato debitamente e pesantemente sottolineato nel comunicato di PD, l’Altra Marsciano e Frazioni Unite – siano intervenuti sull’Assessore, reo solo di aver detto la verità. Peraltro, anche i due consiglieri del PD presenti alla riunione non sono insorti contro le “liste” né, tantomeno, hanno in quella sede affermato che fossero di proscrizione. 

La sensazione molto concreta è che queste opposizioni, in mancanza di reali argomenti per criticare l’operato dell’Amministrazione – che già ha mostrato attivamente le proprie competenze oltre che una celerità di interventi totalmente sconosciuta a quella precedente – e di questo Assessore in particolare, abbiano pensato di giocarsi il tutto e per tutto e tentare la carta dell’infamia e della paura.

La verità, come detto, è palesemente un’altra e siamo convinti che chi è intervenuto alla riunione di Spina e soprattutto chi ha visto e accertato in questi pochi mesi le modalità operative e la costante vicinanza ai problemi della gente, espressi dalle forze di centro destra che governano il nostro Comune, sa perfettamente chi si trova di fronte e conosce altrettanto bene lo spirito democratico e grandemente rispettoso delle libertà altrui, che ne caratterizza l’agire.

        

 

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