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Ieri sera, martedì 7 gennaio, si è tenuta un’assemblea pubblica presso il centro pastorale di Spina alla presenza di tutti i rappresentanti dell’Amministrazione Mele, qualche supporter, alcuni cittadini e qualche rappresentante delle altre coalizioni. Sul finire della serata si è verificato un fatto che tutti noi riteniamo di una gravità assoluta: uno dei rappresentanti dell’attuale Amministrazione, titolare di un ruolo centrale in giunta, si è presentato con una lista precompilata di nomi “sgraditi” alla maggioranza, che ha poi letto in presenza di testimoni, senza evidentemente comprendere la gravità di quanto stesse facendo. Ma andiamo per ordine nel raccontare quanto accaduto, perché stavolta non si può proprio tacere.
All’ordine del giorno la discussione sul futuro della scuola di Spina (e soprattutto degli studenti e delle loro famiglie) e qualche punto raffazzonato per rispondere in tutta fretta all’assemblea indetta per questa sera dalla coalizione Pezzanera (ore 21:00 sempre a Spina al centro di lettura).
Non è il caso qui di entrare nel merito della discussione. Dopo aver risposto col solito savoir faire agli interventi dei consiglieri del Pd presenti in sala, l’assessora Francesca Borzacchiello si è lamentata dei consiglieri Pezzanera e Pancucci, a detta sua sempre pronti a criticare, ma poi assenti nel momento del confronto. Dimentica forse l’assessora che i citati consiglieri non si sono mai tirati indietro al momento della discussione e che, soprattutto, il diritto di critica è ben più tutelato in costituzione della profonda irascibilità di questa amministrazione: se non sapete rispondere alle critiche con fatti concreti o non sapete accettare i giudizi dei cittadini c’è un mondo di alternative alla res publica che vi aspetta là fuori.
Ma la cosa più grave è che l’assessora Borzacchiello si sia presentata con una lista di nomi di privati cittadini sgraditi all’amministrazione perché ritenuti “leoni da tastiera” che poi non si presentano alle assemblee. In realtà la loro sola colpa sarebbe stata quella di criticare l’attuale amministrazione su ciò che sta facendo e, soprattutto, su quello che non fa o non riesce a fare. Stiamo parlando di una lista, si badi bene, e non di un’uscita estemporanea (che sarebbe comunque gravissima in questi termini) e quindi di un intento nato precedentemente, di un calcolo, di un atto studiato non si sa con quale scopo, se non quello di organizzare una vera e propria lista di proscrizione, e custodito intenzionalmente per quel preciso momento di confronto alla presenza di altri cittadini.
Siamo ben abituati a livello nazionale a vedere leader politici di dubbia qualità gettare in pasto ai veri “leoni da tastiera” della destra chi osa criticarli, ma mai ci saremmo immaginati che a Marsciano si potesse arrivare a tanto. Probabilmente ci sbagliavamo. Onestamente non sappiamo se sia più grave il fatto che l’assessore Borzacchiello, che al momento ci risulta avere delega ai Lavori e Opere Pubbliche e non essere ancora titolare del Ministero della Cultura Popolare, se ne esca con una lista di persone sgradite, oppure non si renda conto del fatto che questo atteggiamento va contro ogni possibile rispetto delle istituzioni, delle opposizioni, e degli stessi cittadini. Forse gli attuali consiglieri ed assessori non hanno ben compreso quale sia la loro posizione dopo giugno 2019 e quali ruoli ricoprano in questo preciso momento.
Al tempo stesso ci dispiace constatare come nessuno (NESSUNO) dei presenti, ivi compresa la sindaca Mele che pure è avvocato e quindi dovrebbe avere una sensibilità maggiore per capire ciò che è o non è opportuno dire o fare in determinate circostanze, abbia alzato una voce di dissenso. Non un consigliere di maggioranza. Non un assessore. Neppure chi, come il Vice Sindaco, all’interno di questa maggioranza ha un senso più alto delle istituzioni e del rispetto che meritano. Ci dispiace constatare insomma come il vento del cambiamento sia davvero arrivato. Ma ci aspettavamo di meglio…

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