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Un'esplosione di sapori, profumi e tradizioni, che rende grata e orgogliosa la Proloco Spineta, organizzatrice di questo evento unico nel suo genere
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Domenica 17 novembre si è tenuta a Fratta Todina, la V edizione della “Festa dell’Olio in terra di Spineta”. Nella mattinata, dopo i saluti iniziali di Gianluca Coata e di Daniela Brugnossi, sindaci rispettivamente dei Comuni di Fratta Todina e Monte Castello di Vibio, la parola è passata alla Dott.ssa Tiziana Sarnari, analista di mercato ISMEA, la quale ha tenuto un ampio convegno di approfondimento che aveva l‘Olio extravergine di oliva (E.V.O.) come protagonista, in tutte le sue sfaccettature. Tramite l’apertura degli stand gastronomici poi, tutti i partecipanti hanno potuto assaporare la tradizione umbra: bruschetta, lenticchie e salsicce sono state messe a disposizione di tutti.

È questa l’occasione per ringraziare l’Associazione della Strada dei Vini del Cantico che per tutta la giornata ha reso possibile la degustazione dei migliori vini del territorio e, insieme alla Proloco Spineta, ha provveduto al ristoro di tutti i partecipanti. 

La giornata si è conclusa con la professionalità e il buon gusto di Antonio Andreani, docente di antropologia degli alimenti presso l’Università dei Sapori, che è riuscito a incantare tutti con una “degustazione extrasensoriale” dal titolo “L’Olio incontra il cioccolato“, esaltando ancor di più (se possibile) le innumerevoli capacità che ha questo prodotto e l’importanza che assume nella tavola umbra e italiana, modificando ed esaltando i sapori della nostra tradizione. 

La Proloco – ha detto Lucia Rellini –  è entusiasta di riproporre questo evento, cercando di innovarsi ogni anno proponendo ogni volta tematiche di approfondimento diverse, non solo perché questo evento riunisce persone creando momenti fraterni di amicizia, ma anche perché tramite questa festa simbolica, viene data la giusta importanza alla nostra tradizione. Qualcuno disse che ‘la tradizione non consiste nel conservare le ceneri, ma nel mantenere viva una fiamma’. In questo caso la fiamma è viva e brucia ardentemente, intrisa di amore per il nostro territorio, per le nostre radici, per i prodotti come l’olio che hanno segnato la nostra vita e la nostra cultura”.

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