Luisa Todini, dopo gli articoli di stampa pubblicati nella giornata di ieri, anche da TamTam, interviene a tutto campo sulla questione della situazione finanziaria e familiare che interessa lei e sua madre Maria Rita Clementi.
Luisa Todini tiene a precisare alcune questioni che potrebbero essere state mal interpretate. “Quattro anni fa – dice Luisa Todini – ho rilevato le aziende di Todi che sotto la gestione di mio fratello Stefano, avevano accumulato ben 24 milioni di debito. Grazie al mio intervento, queste aziende sull’orlo della bancarotta, sono state riportate in equilibrio economico, consentendo a circa 30-35 famiglie di continuare ad avere un lavoro stabile e di contribuire al mantenimento del tessuto economico locale. In questi anni, sono state strette partnership internazionali nel settore enologico, che stanno garantendo un futuro a queste aziende, con la creazione anche del brand “We are Todini” che raggruppa le quattro aziende di famiglia”.
Riguardo alla gestione del patrimonio della signora Clementi, la Todini fa sapere di aver chiesto la tutela del Tribunale in quanto “mia madre non è, purtroppo, in grado di poter gestire il suo patrimonio, che al momento è messo a rischio dalla gestione dei due attuali amministratori, che hanno disponibilità di firma singola sui conti, Alessandro Sammarco e Giuseppe Ciaccheri, legale e consulente di fiducia di mio fratello Stefano”.
“Nel procedimento penale in corso – dice Luisa Todini – è stata depositata una perizia del tribunale nella quale si legge che mia madre «non è in grado di provvedere consapevolmente ed autonomamente a se stessa»”.
Su un binario parallelo corre il giudizio civile, quindi autonomo da quello penale, di cui oggi c’è stata l’udienza di appello.
Quindi, dice Luisa Todini, “non ho alcun problema di liquidità come è stato detto da mia madre, ma ho solo interesse a che il suo capitale non venga dissolto a vantaggio di altre persone”.
Riguardo poi alla questione delle Borse di studio, che vengono elargite ogni anno agli studenti meritevoli degli Istituti scolastici di Todi, dice che non c’è stato alcun ridimensionamento, ma “di concerto con i presidi delle scuole e con il sindaco di Todi – dice Todini – è stato solo deciso di erogare l’importo in un’unica soluzione, aumentando addirittura l’importo dai 1.500 euro iniziali a 2.500 euro, in linea quindi con i parametri standard delle borse di studio. Le borse vengono finanziate dalla Fondazione Todini, che già da tempo viene sostenuta solo grazie all’apporto mio e di mia madre, in quanto mio fratello Stefano non è più in grado di finanziarla”.