I consiglieri dei gruppi regionali Movimento 5 Stelle, Misto-Ricci presidente/Italia civica, Misto-Fiorini per l’Umbria hanno presentato formalmente alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria una mozione di sfiducia nei confronti della Presidente della Giunta regionale.
Nell’atto viene ricostruita dettagliatamente la vicenda così come è stata raccontata dai mezzi di informazione e dalla quale emergerebbero “gravi reati”. Per questo nella mozione “si ritiene che la posizione della Presidente della Giunta sia quantomai compromessa e potrebbe mettere a serio rischio l’immagine dell’intera Regione Umbria e il corretto funzionamento del sistema sanitario regionale, che assorbirebbe circa l’80 per cento della spesa annua, pari a circa 1,8 miliardi di euro”. Inoltre si ricorda che “la tutela della salute è un principio fondamentale tutelato dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana e dall’articolo 13 dello Statuto della Regione Umbria”.
Un’altra mozione di sfiducia è stata presentata dai consiglieri dei gruppi regionali Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Misto-Umbria Next, Misto-Fiorini per l’Umbria.
Nell’atto si spiega che l’iniziativa dei gruppi del centrodestra, prevista dagli articoli 71 dello Statuto regionale e 101 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, è conseguente ai fatti relativi all’indagine giudiziaria riguardante l’Azienda ospedaliera di Perugia e che ha coinvolto l’assessore regionale alla sanità, il presidente della Giunta regionale e i vertici amministrativi e dirigenziali dell’Azienda ospedaliera di Perugia.
Nella mozione si considera inoltre che “il clima politico generatosi all’indomani dei rilievi apparsi sui giornali abbia incrinato irreparabilmente l’autorevolezza dell’Istituzione regionale per quanto concerne le decisioni da assumere in materia sanitaria”, e in ragione di ciò “si ritiene pertanto che la Giunta regionale non sia più nelle condizioni di assicurare le proprie funzioni di governo della Regione”.
Nella mozione viene chiarito che “non si intende entrare nel merito delle vicende giudiziarie in quanto tale compito spetta alla Magistratura”. Si ricorda altresì che l’azienda ospedaliera è la struttura ad alta specialità più grande ed importante dell’Umbria e che il 30 giugno prossimo si dovrà procedere alle nuove nomine dei vertici delle aziende sanitarie regionali. Nell’atto si specifica infine che il comparto sanitario umbro nel suo complesso impiega circa il 75 per cento delle risorse del bilancio regionale.