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Incontro organizzato dalla Lega Marsciano sul tema del questionario bloccato dal Ministro Bussetti
ministro bussetti

“Grazie al Ministro Bussetti (nella foto) – dicono le rappresentanti della Lega di Marsciano, Francesca Mele e M. Rita Budelli – che ha bloccato il questionario gender a difesa della famiglia e dei bambini. Il testo del questionario che ha destato allarme tra i genitori marscianesi è stato esaminato (e distribuito ai presenti) nel corso della riunione organizzata dalla Lega Marsciano il 5 dicembre scorso, per far comprendere cosa stesse accadendo nelle scuole”.

“Ed infatti – dicono le leghiste – nonostante il titolo facesse pensare ad una finalità nobile e meritevole, nei fatti poi il predetto questionario, voluto dalla Regione Umbria a guida PD, andava ad indagare sull’orientamento sessuale e addirittura sulle convinzioni politiche e religiose degli studenti e quindi, in pratica anche delle famiglie da cui gli stessi provengono”.

“Tanto per fare un esempio – dicono Mele e Budelli – si chiedeva in una domanda se veniva condiviso il sillogismo secondo cui “quando una donna ha indotto un uomo a dichiararsi, generalmente cerca di mettergli il guinzaglio”, oppure si domanda al ragazzo (che a 13 anni è poco più di un bambino) se definirebbe il proprio orientamento sessuale “prevalentemente omosessuale o prevalentemente eterosessuale”o “bisessuale”; si domandava se condivideva o meno l’affermazione secondo cui “la maggior parte dei politici si preoccupa troppo degli immigrati e non abbastanza dell’italiano medio” e quante volte in una settimana avesse chiamato “gay” una persona di sua conoscenza; una delle domande preliminari era se l’orientamento politico dello studente potesse definirsi di destra (o sinistra) o di estrema destra (o sinistra) e a quale religione appartenesse.

I marscianesi intervenuti all’incontro dei giorni scorsi hanno così potuto esaminare con i loro occhi l’ultima aberrazione escogitata dai cosiddetti intellettuali e politici della Sinistra, all’evidente fine di classificare studenti e famiglie in pseudo categorie con cui si assocerebbe il credo politico e religioso con presunte discriminazioni a carattere sessuale e fenomeni di bullismo. Da notare che, ovviamente, al “consenso (cosiddetto) informato” con cui si chiedeva ai genitori degli studenti interessati di autorizzare la compilazione del questionario il testo NON era affatto allegato.
L’intervento del Ministro (leghista) della Pubblica Istruzione Bussetti – che ha recentemente bloccato la distribuzione del questionario – ha dimostrato ancora una volta che la Lega è vicina alla gente e pronta ad intervenire concretamente di fronte ad illegittime intromissioni nelle sfere educative che dovrebbero rimanere di pertinenza esclusiva delle famiglie”.

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