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Rimpatriata da tutta Italia per la stirpe con origini tuderti attestata sin dal 1700
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Le nostre radici, la nostra storia, il nostro futuro”. Recitava così lo slogan che ha accompagnato a Todi la seconda riunione delle famiglie Lucaroni. Oggi tante famiglie, ma che derivano da uno stesso grande nucleo, tuderte sin dalle radici più antiche.
La presenza dei Lucaroni a Todi è infatti attestata sin dal ‘700, e dai capostipiti di questa famiglia discende Ilario Lucaroni che nel 1880 si unì in matrimonio con Altavilla Nulli, dando il via nella frazione di San Sisto a una folta progenie.

Dall’unione nacquero infatti 11 figli, 5 femmine e 6 maschi, di cui uno incontrò la morte nel primo conflitto mondiale. I 5 fratelli sopravvissuti rimasero nella casa di famiglia, sita nella località tuderte, dove ben presto si trasferirono le rispettive mogli. Dai matrimoni vennero alla luce 25 figli, la prima, Anna nel 1913 e l’ultimo Luigi nato nel 1942. In quella grande casa di S. Sisto abitavano in 36, tra nonni, zii, genitori, figli e nipoti.

Una mastodontica famiglia, che viveva secondo i ritmi stagionali e i prodotti che venivano offerti dai campi coltivati. Servivano 3 quintali d’olio annui , 30 uova ogni volta che veniva fatta la pasta e 45 filoni di pane che era preparato ogni 3 giorni dalle donne della casa per sfamare tutti, ci racconta Vincenzo, classe 1924, l’unico rimasto insieme a Luigi di quel grande esercito di 25 cugini.

Una famiglia che si è trovata ad affrontare anche difficoltà, come ad esempio durante la ritirata tedesca, in cui i cugini Primetto e Vincenzo vennero minacciati da dei soldati dell’Asse alla disperata ricerca di cibo, che si nutrirono persino del lardo usato per lucidare le scarpe. I due ragazzi spaventati dalle pistole puntategli alla tempie pensarono bene di chiuderli in cantina e fuggire a gambe levate.

Non sono mancati nemmeno gli scherzi e i dissapori tra cugini, perché talvolta la convivenza in 36 risultava essere gravosa, ma chiunque è passato per quella antica casa in pietra ne conserva un vivido ricordo. Una casa che via via è stata abbandonata dai 25 per dare vita a loro volta a nuove famiglie. Le stesse famiglie che si sono ritrovate dopo tanti anni insieme a ricordare tutto questo.

Una seconda riunione dopo la prima, tenutasi del 2009 ed anche il luogo di ritrovo non poteva che evocare il Dna dei Lucaroni: Infatti è stata scelta la Country House Moraiolo Eventi, gestita da Claudio Lucaroni, che porta avanti l’attività intrapresa 60 anni fa dal padre Primetto.

Sono stati 117 i Lucaroni accorsi per questo evento da tutta Italia, Forlì, Firenze, sino a Roma, ma tuderti nel cuore. Un momento di condivisione e ricordo per rievocare i propri cari e gli spensierati momenti del passato, ma anche un’occasione per le nuove generazioni di conoscersi e conoscere la propria storia famigliare. Radici, storia e futuro, con la speranza che questa possa essere solo la seconda di una lunga serie di riunioni della famiglia Lucaroni.

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