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Approvata dal Consiglio Regionale una mozione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle per un parziale rimborso dei costi di conversione dei veicoli
metano-gpl

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, che chiede l’impegno dell’Esecutivo regionale a “disporre un parziale rimborso della spesa per i possessori di veicoli fino a 35 quintali che installeranno impianti gpl o metano come carburante alternativo, e invita la giunta a impegnarsi con il Governo nazionale per incentivare a sua volta, attraverso apposito Piano nazionale, chi sceglie veicoli a più basso o a nullo impatto ambientale”.

“L’intento – ha spiegato in aula Liberati – è quello di stimolare una mobilità privata più sostenibile, ancor più necessaria dopo i ripetuti superamenti dei limiti delle polveri sottili anche nelle città umbre. Si propone all’Esecutivo di Palazzo Donini di dare un segnale nel prossimo bilancio regionale con incentivi per l’acquisto di vetture ecosostenibili. La drammatica situazione ambientale italiana e umbra impone ai legislatori di attuare politiche sempre più attente e consapevoli per la tutela dell’ecosistema e della salute. L’impiego di metano e gpl già permette di ridurre del 25 per cento l’emissione di anidride carbonica, eliminando alcuni idrocarburi incombusti complessi e nocivi. Si registra inoltre una riduzione dell’85 per cento degli ossidi di azoto, una quasi totale assenza di particolato, una riduzione della formazione di ozono e del conseguente inquinamento fotochimico, una riduzione della formazione di acidi”.

Per l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella “l’atto contiene una sollecitazione interessante ma il dispositivo della mozione deve tendere a sollecitare il governo nazionale a fare un piano specifico per il rinnovo del parco macchine delle aziende pubbliche ma anche dei privati, prevedendo risorse importanti come si appresta a fare il Ministero delle infrastrutture, in modo che possa avere ricadute nella nostra regione. Rinunciare totalmente alle risorse provenienti dal bollo auto (lo prevedeva il dispositivo originale della mozione, ndr.) è invece impossibile in questo momento contingente. Per quanto riguarda il parco macchine regionale ci sono 640 mezzi di cui 120 sono euro 6, 80 a metano e gli altri a gasolio e elettrici. Il Piano di rinnovamento prevede a fine anno quasi 100 mezzi nuovi tutti euro 6 e così via anche negli anni successivi, con mezzi dalla vita media di 12 anni. Questo il quadro della situazione”.

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