Ha destato interesse e scalpore a Marsciano e non solo il manifesto affisso da CasaPound in pieno centro storico che invita il sindaco della città umbra a “non giocare col futuro dei bambini.
Si tratta di un gesto simbolico di protesta che segue un’azione a nostro parere grave: la sottoscrizione del protocollo attuativo della L. Reg. 3/2017 (omofobia e gender), peraltro non solo a nome della città di Marsciano ma per conto di tutti i comuni della zona sociale 4 di cui essa è capofila (Todi, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo). Si tratta di un protocollo che, col pretesto di voler combattere la ‘discriminazione per l’orientamento sessuale’ di fatto coinvolge associazioni gay e LGBT nel processo educativo dei nostri figli.
Si tratta di un gesto simbolico di protesta che segue un’azione a nostro parere grave: la sottoscrizione del protocollo attuativo della L. Reg. 3/2017 (omofobia e gender), peraltro non solo a nome della città di Marsciano ma per conto di tutti i comuni della zona sociale 4 di cui essa è capofila (Todi, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo). Si tratta di un protocollo che, col pretesto di voler combattere la ‘discriminazione per l’orientamento sessuale’ di fatto coinvolge associazioni gay e LGBT nel processo educativo dei nostri figli.
Insomma associazioni ideologicamente orientate e volte a propagandare le cosiddette ‘teorie gender’ potranno ora tenere lezioni ai bambini della zona sociale 4 e, col pretesto della lotta alla discriminazione, in realtà cercare di influenzare fin da piccoli pensieri e orientamenti dei nostri figli. Si tratta peraltro di una grave intromissione in una materia rispetto alla quale le scelte educative dovrebbero spettare in primo luogo alle famiglie.
Questo dunque -il motivo della protesta che ha causato l’alzata di scudi del sindaco Todini. Ci pare evidente come una sinistra ormai allo sbando anche in Umbria cerchi di riempire il vuoto della propria proposta politica con iniziative di tipo squisitamente ideologico. Ciò che è grave però è che questo avvenga sulla pelle dei nostri bambini. In questo senso chiediamo che la decisone presa arbitrariamente dal sindaco per tutti i comuni della zona sociale 4 venga immediatamente rivista.
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