Fare la maestra alla fine degli anni ’50, era sicuramente, per alcuni aspetti, molto più difficile di oggi. A riportarci alla memoria quel periodo storico, è un raro documento inviatoci da un lettore massetano che sta ricostruendo pazientemente la storia scolastica dell’ultimo scorcio degli anni ’50 inizi ’60 in quel di Massa Martana e suo circondario; il lettore, allora scolaro delle elementari (nella foto la scolaresca di quegli anni), lo ha avuto da una discendente della propria maestra che, di primo incarico, scese da Ceresara, piccolo Comune mantovano, a Castelrinaldi, per insegnare.
Quella maestrina, Maria Caifa, rimase a Castelrinaldi per l’intero ciclo scolastico di 5 anni e portò con la sua grande determinazione, unitamente ai grandissimi sacrifici economici dei loro genitori, alcuni suoi scolari, a breve settantenni, ai più alti livelli di studio, per quei tempi inimmaginabili, se non per le classi sociali allora molto, ma molto più abbienti.
L’insegnante, scomparsa in età prematura, alloggiava a Massa Martana e da lì con le storiche autolinee massetane “Federici” (in basso la ricevuta dell’abbonamento per un mese, al costo di 960 lire) sul percorso Massa Martana-Perugia, andava quotidianamente fino al bivio di Sant’Arnaldo per poi proseguire a piedi per circa un 1 km e mezzo fino al paese, e viceversa. Una dedizione professionale ed uno spirito “missionario”, di questi tempi difficilmente rinvenibili.