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foto daniele

Stavolta sogno in grande: Todi ha i fianchi stretti e quindi ho pensato ad un attacco alla città da parte di tre distinte aree di parcheggio posizionate su più lati per raggiungere e vivere il centro …e non solo; idee che potrebbero realizzarsi congiuntamente (non chiedetemi con quali fondi) o in alternativa provvedere alla realizzazione di una soltanto ma stavolta seriamente!

PARCHEGGIO di PORTA ORVIETANA – INTERVENTI
1)- Raddoppio del piano di sosta (vedi parcheggio Pellini Perugia).
2)- Realizzazione di percorso turistico di superficie.
3)- Valorizzazione:“Portaccia” (peraltro già ristrutturata).
4)- Ascensore con arrivo nell’area degli “amici dell’orto” con locali adibiti ad INFOPOINT, BAR e SERVIZI.
IN ALTERNATIVA: mi accontento di un paio di scale mobili in sostituzione dell’attuale “carrucola”!

PARCHEGGIO di PORTA FRATTA – INTERVENTI
1)- Realizzazione di parcheggio pluriplano interrato.
2) –Realizzazione al piano di giardini e aree verdi e pedonali destinate ad accogliere mercatini stagionali di artigianato e mercati di prodotti agricoli settimanali (già in svolgimento).
3)- Area di sosta breve per le operazioni di servizio alla scuola (Scuolabus, auto private, ecc. ecc.).
4)- Percorso pedonale coperto (vedi Spoleto) e ascensore per via di Mezzomuro.
5)- valorizzazione: Area di Mezzomuro, Santa Maria in Cammuccia.

PARCHEGGIO SAN CARLO
1)- Realizzazione di parcheggio terrazzato di superficie.
2)- Percorso pedonale coperto (Vedi Spoleto).
3)- Ascensore con arrivo all’inizio di Via Seminario Antico
4)- Realizzazione di percorso turistico di superficie.
5)- Valorizzazione: Chiesa di San Carlo, Fontane Scarnabecco, Palazzo Francisci.

Capisco che sto parlando di fantascienza ma progettare per me significa immaginare, andare oltre al visibile e cercare nuove soluzioni. Sono mesi, se non anni, che passeggio e studio le mappe della nostra Città, ogni giorno scopro angoli dimenticati che potrebbero resuscitare dallo stato di scarso utilizzo, se non di abbandono in cui versano, grazie a strategie mirate e ben supportate.
Immagino che dare linfa vitale a vie, piazze o vicoli dimenticati potrebbe essere lo stimolo per aprire attività e per vedere crescere il valore di un nostro immobile.
Con le soluzioni di “Porta Fratta” E “San Carlo” si verrebbe a creare un asse mediano, quasi collocato sullo stesso piano:
Dal lato San Carlo il percorso di superficie diventa l’alternativa al percorso meccanizzato in caso di guasto o manutenzione ma al tempo stesso è una linea dorsale turistica non indifferente e aprirebbe delle nuove opportunità per raggiungere una zona ricca di interesse artistico, monumentale e paesaggistico, in questa linea di collegamento verrebbero compresi anche i “Nicchioni” Romani e il Mercataccio (di cui non condivido l’idea del parcheggio sotterraneo).
Dal lato Porta Fratta, salteremmo tutta la parte urbanistica degli anni 50/60 per sbarcare direttamente alla terrazza naturale di Via di Mezzomuro, che si collega a Via santa Maria in Cammucia dove si trova l’omonima chiesa . Al posto del parcheggio attuale immagino una grande area verde di superficie, essa sarà il tetto di un parcheggio pluriplano interrato e potrebbe ospitare giardini, percorsi verdi, giochi per bambini e un’area attrezzata dove svolgere mercati di prodotti a chilometri zero (come già avviene) oltre ad altri eventi che presentino comunque i nostri prodotti tipici quali: carni, salumi, formaggi e vini.
Ovviamente il tutto sostenuto da una segnaletica chiara, precisa e ben distribuita che possa accompagnare i visitatori in tutta sicurezza.

Sono solo idee, buttate lì senza pretese, pensate e immaginate da un Tuderte che tiene alla sua Città, tutto qui.

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