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Come è nata l'idea di una riproposizione del frate tuderte e della sua vicenda umana, poetica e spirituale all'attenzione dell'Umbria, dell'Italia e del mondo
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Lo scorso Marzo, mentre ero in visita all’Università di Davis in California, nella bellissima libreria dell’Università ho fatto un incontro straordinario. In uno scaffale dedicato a quelli che l’editore inglese definisce “Historically Important Readings”, ho scoperto il volume: “Jacopone da Todi, Poet and Mystic, 1228 1306” scritto e pubblicato a Londra, nel 1919, dalla scrittrice inglese Evelyn Underhill.

Confesso che vedere il nome di Todi e di Jacopone in una libreria dell’Università di California, mi ha provocato una grande emozione. Ho comprato il libro e l’ho letto tutto d’un fiato; secondo me, è il più bel libro che sia stato scritto su Jacopone. Nella prefazione la Underhill lo presenta con queste parole: Lo scopo di questo libro è di offrire ai lettori di lingua inglese materiale per comprendere profondamente uno dei più grandi e interessanti poeti mistici italiani: Jacopone da Todi, tipico menestrello della tradizione francescana, il primo scrittore di poesia filosofica e religiosa e forse la figura più originale della nascente letteratura italiana”.

La Underhill precisa che dovrebbero essere attratti alla lettura di Jacopone tre tipi di persone: In primo luogo quelli interessati al misticismo cristiano, perché Jacopone fu il più profondo e originale mistico del XIII secolo. In secondo luogo quelli che amano la poesia perché, anche se non hanno simpatia per gli atteggiamenti religiosi, non possono non ammirare la grande poesia che li esprime. In terzo luogo, infine, quelli che, pur non avendo una particolare propensione né per la religione né per la poesia, potrebbero essere affascinati dalla storia tempestosa di un uomo che fu amico dei protagonisti dei “Fioretti” di San Francesco e soffrì duramente per gli ideali che essi rappresentano”.

Queste poche frasi introduttive mi hanno spinto a leggere il libro della Underhill e, dopo averlo letto, a riconoscere in esso la biografia spirituale più convincente, profonda ed emozionante del nostro grande concittadino. Ho scoperto poi, con un po’ di rammarico, che questa opera, alla quale oggi la letteratura anglosassone rende omaggio, è praticamente sconosciuta a Todi.

Preso dalla riconoscenza e dall’entusiasmo, ho pensato infine di dover tentare la riproposizione di Jacopone e della sua vicenda umana, poetica e spirituale all’attenzione dei miei amici di Todi e del mondo. E’ così iniziata la preparazione di una occasione internazionale e multimediale di riscoperta di Jacopone da Todi. Se Dio vorrà, vi saranno coinvolte la città e il multiforme mondo di coloro, italiani e stranieri, che amano l’eredità di bellezza e di spiritualità, di impegno politico e religioso, che Jacopone ci trasmette con efficacissimo impatto attraverso oltre sette secoli di storia.

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