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Gli incontri con Giovanni Impastato con la cittadinanza e con gli studenti dell’Istituto Moneta Salvatorelli
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San Venanzo e Marsciano hanno ospitato Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia di Gaetano Badalamenti il 9 maggio 1978.
Gli incontri, organizzati dal presidio di Libera di Marsciano, dedicato a Peppino Impastato, e dall’Associazione Sequenze Frequenze, si sono svolti alla Sala Convegni “La Serra”, con il patrocinio del Comune di San Venanzo, e al Teatro Concordia di Marsciano.
Sala gremita per l’incontro serale con la cittadinanza – aperto da una sfiziosa cena curata dalla Locanda di Rotecastello – coordinato dalla referente del Presidio di Libera di Marsciano, Marusca Ceccarini, e da Michele Capoccia, che ha fornito strumenti di riflessione e un ampio dibattito a partire dal libro scritto di recente da Giovanni, “Oltre i cento passi”. Un incontro in cui è risuonata forte la voce di Peppino Impastato anche attraverso le letture eseguite da Federica Pieravanti. Tra impegno pubblico e sfera privata, Giovanni ha parlato con i presenti oltre due ore. Particolarmente toccante il cortometraggio di Andrea Satta “Munnizza”, proiettato a inizio serata a cura dell’Associazione Sequenze Frequenze. Tanti i cittadini che, da ogni parte della regione non hanno voluto mancare all’appuntamento e si sono messi in fila per una stretta di mano con l’autore e per la dedica nel libro.

Martedì 10 ottobre Impastato ha incontrato gli studenti dell’Istituto Moneta Salvatorelli di Marsciano, già impegnati, in collaborazione con Libera, nel progetto “LegALI per crescere Liberi”. Chiaro è il messaggio lasciato ai ragazzi: “Imparate a tenere gli occhi aperti, a non essere indifferenti né rassegnati. Le persone rassegnate a me fanno paura,  perché sono persone che non hanno bisogno della verità”.  Giovanni Impastato ha narrato spezzoni della sua vita e di quella del fratello e non sono mancate, ovviamente, da parte dei ragazzi numerose domande. Un’occasione, per i giovanissimi, per esprimere se stessi a partire dall’impegno e dalla lotta di Peppino per la legalità, per arrivare all’oggi e alle tante storie di sopraffazione, per le quali sono calpestati diritti e dignità, come quella di Giulio Regeni, ricordato in entrambe le iniziative. Peppino e Giulio, due giovani liberi, pieni di speranza e di voglia di cambiare il mondo. Due giovani in lotta per la giustizia sociale e i diritti umani.

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