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L'ente gestore del servizio idrico umbro, ha inviato agli utenti bollette cumulative di sei mesi e maxi conguagli di quasi un anno
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Nei giorni scorsi sono arrivate a casa degli utenti le bollette del servizio idrico umbro, con importi da pagare a volte davvero elevati, a causa del fatto il periodo su cui pagare era riferito a sei mesi di consumi a cui si aggiungeva un maxi conguaglio per un periodo di quasi un anno. Questo naturalmente ha generato importi da pagare in un’unica soluzione che stanno mettendo in difficoltà migliaia di famiglie umbre. Queste bollette cumulative sarebbero state generate a causa del cambio del sistema informatico gestionale della fatturazione da parte di Umbra Acque.

Sulla quesione si è espresso il consigliere comunale perugino del gruppo Gal (Grandi autonomie e libertà), Carmine Camicia, il quale riferisce di “Bollette in ritardo e telefoni di Umbra Acque bollenti, ma come al solito silenziosi poiché nessuno risponde. Le fatture sono arrivate addirittura di sei mesi, doppie e con un importo salato che si basa sui presunti consumi e non su quelli effettivi. La beffa e il paradosso poi è che le fatture siano arrivate già scadute da qualche giorno, quindi con il rischio di pagare anche la mora”. Il consigliere si è fatto portavoce delle segnalazioni da parte dei cittadini, che si sono visti arrivare da Umbra acque non solo fatture in ritardo di mesi e mesi, ma c’è anche chi addirittura ne ha ricevute due e dall’importo salato sul calcolo dei presunti consumi. “È inammissibile tutto ciò da parte di una partecipata pubblica. Possibile che per inefficienza della società debbano sempre pagare i cittadini, già vessati da tasse su tasse? Possibile che per il cambio di gestione dati non si riesca a trasferire i dati utili da un sistema all’altro in un limite ragionevole? Mentre i cittadini protestano e Umbra acque non risponde, si attendono iniziative e risposte dal sindaco che non deve assolutamente tollerare l’attuale situazione”.

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