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Il responsabile del Blocco Studentesco rivendica il ruolo di unico sindacato degli studenti negli ultimi anni, additando l'interesse dei partiti di questi giorni come elettoralistico
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“Ritengo opportuno intervenire e chiarire riguardo argomenti come scuola e giovani rispetto ai quali qualcuno a Todi sta effettuando una sorta di mistificazione nell’evidente ricerca di notorietà e visibilità elettorale – afferma in una nota Nicola Mariotti, responsabile tuderte del Blocco Studentesco e candidato consigliere con CasaPound Italia.

“Una ricerca di visibilità che verte su argomenti e questioni che non gli competono, soprattutto se di studenti non ci si è mai occupati. Da tre anni il Blocco Studentesco a Todi è a difesa e a tutela dei diritti degli studenti – spiega Mariotti – ne sono massimi esempi la lotta iniziata tre anni fa con la raccolta firme sul “caro Trasporti ” e gli annessi incontri con la Giunta Rossini purtroppo sorda alle nostre richieste; così come i nostri interventi sul materiale scolastico che scarseggia. Ricordo gli scioperi e le proposte di modifica portate ai consigli d’Istituto sull’inutile contributo volontario (anche qui la nostra pressione ha condotto a una modifica da parte della scuola collegandolo all’Isee).”Potremmo continuare all’infinito – prosegue Mariotti – oltre ad occuparci di diritti abbiamo anche dato spazio allo sport e alla cultura nelle scuole. Abbiamo organizzato innumerevoli tornei studenteschi (calcio e volley) all’insegna dei valori dello sport e dell’amicizia, e numerosissime conferenze nelle varie scuole tuderti tramite le quali abbiamo dato la possibilità ai giovani di informarsi e approfondire tematiche importanti come il terrorismo, la prevenzione sull’uso di droghe, prevenzione e comportamento da seguire in caso di terremoto con il supporto della Protezione Civile”.”Ancora, e qui vorrei soffermarmi, abbiamo affrontato il tema della cosiddetta “TEORIA GENDER”. Il nostro ‘No’ è stato immediato e non solo, abbiamo combattuto questa malata teoria con tanto di dibattiti all’interno degli istituti. Ci domandiamo ora – prosegue Mariotti – dove erano in questi anni coloro che adesso si proclamano “pro-giovani”, cosa facevano mentre il Blocco Studentesco e gli studenti lottavano concretamente? Inoltre, io e tutto il Blocco studentesco rimaniamo sconcertati nel vedere parlare di teoria gender partiti che non fanno nulla di concreto per combatterla e che sperano di racimolare miseramente dei voti su argomenti da loro mai affrontati all’interno delle scuole”.

“Come si dice in questi casi – conclude Mariotti – ‘date a Cesare ciò che è di Cesare’ e soprattutto non improvvisatevi giovani se dentro, ahi voi, siete vecchi. Viva i giovani!”.

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