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Il Movimento rivendica una battaglia combattuta in solitaria contro i partiti di tutti gli schieramenti, "salvato" solo il consigliere comunale Mauro Giorgi
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Era previsto che il nuovo depuratore di Todi diventasse uno dei temi caldi della campagna elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco. Previsione confermata dalle prime punzecchiature tra gli schieramenti (il fronte di Pizzichini ha ironizzato su Forza Italia per la presenza in città di Romizi) e, ora, dall’uscita del Movimento 5 Stelle, il quale rivendica di essere stato l’unico ad interessarsi veramente al problema.

“In campagna elettorale si assiste spesso all’appropriazione indebita di argomenti affrontati da personaggi che  raccontano i fatti con una loro fantasiosa interpretazione. Per sgombrare il campo da equivoci e restando alla realtà dei fatti, per la vicenda del DEPURATORE intendiamo rivendicare con forza le azioni da noi condotte. Il comitato “NOCASCIANELLA” non trovò alcun politico (neanche Ricci) disposto a perorare questa causa. Soltanto il nostro portavoce al senato, Stefano Lucidi si rese immediatamente disponibile  a firmare un documento di testimonianza da allegare alla nostra relazione inviata alla Procura, alla Corte dei Conti, al Ministero delle infrastrutture”.

Dai Tuderti 5 Stelle viene dunque una rivendicazione della battaglia contro il depuratore a Cappuccini. “Si rende necessario ricordare,  a chi tenta di definirsi civico – sottolinea il comunicato stampa – che l’amministrazione di Assisi con Sindaco Claudio Ricci era rappresentata in quella assemblea dell’ATI 2 che si espresse con voto favorevole al depuratore alla Cascianella! L’ unanimità di quella assemblea rappresenta una prova incontrovertibile della responsabilità di tutti i partiti e le correnti politiche lì rappresentati”.

L’intervento si conclude con un “apprezzamento” che segnala una “vicinanza” di cui avevamo già scritto nei giorni scorsi. “Intendiamo ricordare inoltre che il consigliere Mauro Giorgi non venne sostenuto da nessun altro consigliere quando promosse una raccolta di firme per richiedere la rimozione del vincolo che impediva di spostare il progetto lasciandolo nella zona di Porchiano lungo il corso del Tevere. Grazie al sostegno dei nostri consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari e alla consulenza dell’Avv. Valeria Passeri, abbiamo presentato  un esposto in materia ambientale indirizzato alle varie autorità competenti (dalla procura al NOE, dal Ministero dei beni culturali al Corpo Forestale”.

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